Intervista al Corsera: «nello sport la testa conta quasi al 100%. Fra arrivare prima e trentesima è un discorso di equilibrio mentale»

Alla vigilia delle Olimpiadi invernali il Corriere della Sera intervista Federica Brignone la sciatrice che ha vinto più gare di Coppa del mondo (è a quota 19). Parla dell’importanza della condizione mentale per gli atleti.
«Se non vuoi cambiare, non cambierai mai. Negli ultimi anni ho messo a fuoco quest’aspetto per aiutare l’atleta Federica, ma prima di tutto la persona. Mi segue un mental coach dal 2015. Poi ho fatto ipnosi».
A cosa serve l’ipnosi?
«Niente pendolino da film. Nelle sedute entri in trance e, tramite delle allegorie, l’inconscio fa dei lavori pazzeschi. In due parole non si può spiegare».
La differenza la fa la testa?
«Sì, nello sport conta quasi al 100%, tutte sciamo bene. Ma fra arrivare prima e trentesima è un discorso di equilibrio mentale. Il mental coach mi ha insegnato anche a sbattermene dei giudizi degli altri. Io avevo mille paranoie, appena sbagliavo una manche in allenamento dicevo: non ce la farò mai più!».
Sofia Goggia ha detto che i vostri rapporti sono cambiati: come?
«Ah sì, ha detto così? Buon per lei. Per me non sono cambiati. Siamo due persone con caratteri opposti. Si può benissimo convivere, se c’è rispetto reciproco».
E c’è questo rispetto?
«Da parte mia sì, in questo momento anche di più. Bisogna togliersi il cappello davanti alle sue prestazioni, gliel’ho anche detto. È una grande atleta, poi il discorso umano è un’altra cosa».