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Vasco Rossi: «Sono un divoratore di libri. Ho cominciato a leggere per colmare le lacune lasciate dalla scuola»

Al Venerdì di Repubblica: «Sono un lettore seriale e metodico. Ho letto tutta la Recherche di Proust, ci ho vissuto dentro per mesi»

Vasco Rossi: «Sono un divoratore di libri. Ho cominciato a leggere per colmare le lacune lasciate dalla scuola»
Venezia 10/09/2015 - Festival del Cinema di Venezia / foto Image nella foto: Vasco Rossi

Sul Venerdì di Repubblica, la confessione di Vasco Rossi: «Sono un lettore seriale e ho letto tutta la Recherche di Proust». Una delle opere letterarie più lunghe – in sette volumi – e complesse, certo non semplice. Vasco dice di aver letto tutti i volumi di fila.

«Nella Recherche ci ho vissuto dentro per mesi».

E racconta quando.

«È successo più o meno una ventina d’anni fa. Era un periodaccio per me, tempo di depressione, e forse è stata proprio lei, la Recherche, a salvarmi. Mi ha permesso di uscire da me, mi ha offerto una vita che era molto meglio della mia».

Non solo la Recherche. Vasco si dichiara un divoratore di libri.

«Sono un divoratore di libri, sono un lettore seriale e metodico. Scelgo un periodo storico e poi lo approfondisco attraverso chi lo ha raccontato. Di solito mi dedico alla lettura al mattino, prima e dopo la doccia, e quando faccio la cyclette: il movimento costante e ripetitivo allena il corpo e allo stesso tempo concilia la concentrazione. Mi capita di leggere anche al pomeriggio, un’ora o due, quando non sono impegnato in studio a scrivere o a fare musica».

Legge con la radio accesa in sottofondo, racconta.

«Credo di aver cominciato a leggere per il bisogno di colmare le lacune che la scuola mi ha lasciato: io ho fatto Ragioneria… Di sicuro so che al libro ci sono arrivato presto».

Il primo approccio è stato con i fumetti di Alan Ford e Dylan Dog, poi è nato il desiderio di esplorare la filosofia.

«Così, ho iniziato da Kierkegaard, poi sono passato a Schopenhauer – è con lui che ho capito che si può capire anche senza che ci sia qualcuno che ti spieghi – e sono andato avanti con Spinoza».

E poi Kant, Hegel e Nietszche, che dichiara essere il suo preferito.

«Quando un autore mi piace lo leggo sempre tutto, tutto quello che ha scritto».

E così ha fatto anche per gli scrittori americani (soprattutto Bret Easton Ellis) e i russi come Dostoevskij e Tolstoj.

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