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Sono invidioso di Gosens all’Inter. Per il Napoli sarebbe stata l’operazione perfetta

I costi del tedesco, specie se rapportati al rendimento, sono accessibili. Guadagnerà meno di Ghoulam, è stato pagato quanto Petagna. E il Napoli di un laterale aveva e avrà bisogno

Sono invidioso di Gosens all’Inter. Per il Napoli sarebbe stata l’operazione perfetta
Db Bergamo 21/09/2021 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Sassuolo / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Robin Gosens

L’operazione Vlahovic si prende le copertine ma Gosens all’Inter è un vero affare. L’abbiamo scritto ieri sul Napolista. È un affare e si tratta di un colpo altrettanto politico, perché rischia di ristabilire certe gerarchie.

Soprattutto, però, è un colpo di cui mi permetto di essere invidioso. Invidioso, sì. Molto più di quanto possa invidiare il serbo della Juve.

Quella di Agnelli, probabilmente, mi pare un’operazione fin troppo distante da standard economici accessibili per il Napoli. Più per i 7 milioni l’anno a Vlahovic che per i 75 milioni più o meno sull’unghia che la Juventus verserà a Commisso.

Si tratta di cifre completamente diverse da quelle diffuse sull’operazione Gosens: all’Atalanta andranno circa venticinque milioni (quanto il Napoli ha pagato Verdi, Politano, Petagna…), venticinque milioni che peraltro verranno versati a luglio. E per ora si tratta di un prestito, di un prestito con obbligo di riscatto. Al tedesco invece viene offerto dai campioni d’Italia uno stipendio appena superiore ai 2 milioni netti. È poco più di quanto guadagna Mario Rui, tanto per farsi un’idea. È addirittura meno di quanto incassa lo sfortunato Ghoulam da diversi anni. È un’operazione che economicamente poteva essere sostenibile pure per De Laurentiis, specie a pochi mesi dalla scadenza del contratto dell’algerino.

Ed è questo, forse, un altro motivo per cui invidio l’acquisto di Gosens molto più di quanto possa invidiare quello di Vlahovic: con Osimhen, infortuni permettendo, l’attacco azzurro è a posto. Per diversi anni. Victor rappresenta un investimento di appena diciotto mesi fa. È un calciatore giovane e fortissimo.

Al Napoli invece serve un terzino sinistro da una vita. E se è vero che Gosens con Gasperini gioca a tutta fascia (e così sarà con Inzaghi), è pur vero che con la sua Nazionale, la Germania, ha dimostrato di poter interpretare alla grande, in un’accezione particolarmente moderna, anche il ruolo di terzino sinistro. Giuntoli, peraltro –  stando a quanto si apprende dalle principali fonti d’informazione – è alla ricerca proprio di un’occasione del genere: un calciatore da prendere subito in prestito senza particolari investimenti e da riscattare a luglio, quando sul groppone non ci sarà il ricco contratto di Ghoulam. Per qualche tempo Robin avrebbe potuto recuperare con calma dai tanti guai fisici che ha avuto quest’anno. Poi, via via, sarebbe diventato una freccia formidabile a disposizione di Spalletti. In una difesa a quattro e – perché no – anche più alto, visto che l’anno prossimo andrà via Insigne e non è detto che non si sperimenti qualcosa di diverso pure in quella zona di campo.

Anche più alto, sì. Perché parliamo di un esterno difensivo che ha fatto 21 gol e 15 assist nelle ultime due stagioni (tenendo dentro il pezzettino che ha giocato di quest’ultima). Sono numeri non troppo dissimili da quelli di Hakimi, che è considerato un top mondo. A questo prezzo – vista anche l’età, ha 27 anni – è quasi impossibile trovare qualcosa che gli possa anche essere lontanamente paragonato. A questo prezzo, un prezzo tutto sommato accessibile, il Napoli avrebbe acquistato un calciatore in grado di spostare gli equilibri. Perché un terzino che fa 10 gol all’anno sposta gli equilibri.

Insomma: non metto in dubbio che magari, di fronte alla scelta, Gosens avrebbe preferito comunque l’Inter così come Theo Hernandez preferì il Milan quando i rossoneri manco erano in Champions. Né metto in dubbio che nel sistema di Inzaghi il tedesco stia proprio a pennello, forse più di quanto sarebbe stato qui. Eppure, come m’è capitato raramente, sono invidioso. Permettetemi questa invidia.

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