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J-Ax: «Pino Daniele conosceva tutte le nostre canzoni, all’Mtv day suonò con noi per tutto il concerto» 

Al Corriere: «Il rimborso per i biglietti dei concerti saltati? Non avere il vizio della Lamborghini e degli orologi da 100k aiuta»

J-Ax: «Pino Daniele conosceva tutte le nostre canzoni, all’Mtv day suonò con noi per tutto il concerto» 

Il Corriere sella Sera intervista J-Ax. Durante la pandemia è stato fra i pochi ad annullare i concerti in programma ed a rimborsare i biglietti. Spiega:

«Io non chiedo mai anticipi ai promoter, preferisco essere pagato dopo: mi consente di non essere ricattato. È vero che per altri show qualcuno aveva investito in anticipo, ma non avere il vizio della Lamborghini e degli orologi da 100k aiuta. Molti colleghi mi hanno scritto dicendo che così gli facevo fare una figuraccia, ma credo che anche pochi euro possano far comodo alle famiglie dei fan».

Racconta il suo rapporto con la marijuana:

«La Bibbia dice che ogni pianta e ogni animale sono come un dono. Quindi considerare illegale la marijuana è contro la Bibbia… Battute a parte, ho smesso di fumarla 5 anni fa. Quando è nato mio figlio sono stato in ospedale tre giorni e ovviamente non l’avevo portata. Il corpo si è ripulito, ci vuole poco, e quando ho riprovato non sentivo più le proprietà calmanti ma ansia. Ho smesso anche con le sigarette tradizionali, non bevo… l’ultimo vizio è la svapo al gusto Coca Cola».

Gli viene chiesto quale sia stato il momento più surreale della sua carriera. Ne indica due, uno si riferisce a Pino Daniele?

«Nel 2009 Pino Daniele all’Mtv day sarebbe dovuto salire sul palco con me per “Anni amari” brano in cui aveva suonato la chitarra. Invece conosceva tutte le canzoni e ha suonato per tutto il concerto. E poi quando con gli Articolo ricevemmo la chiamata dal management di Dylan che chiedeva la nostra “Una pietra scalciata”, in cui c’era un campionamento di “Like a Rolling Stone”, per la colonna sonora del film Masked and anonymous».

J-Ax racconta anche un aneddoto risalente a qualche anno fa.

«Nel 1997 facemmo Milano-Arezzo andata e ritorno per ritirare un Telegatto con una Uno rubata… Il nostro accompagnatore, un ragazzo del nostro quartiere, aveva lasciato la sua sui binari del tram e gli era stata rimossa. Così ne aveva rubata un’altra senza però dirci nulla…».

 

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