“Insigne non è facilmente sostituibile. È un giocatore pesante. De Laurentiis ci pensi, le rivali hanno perso i loro giocatori chiave: Lukaku e Dzeko”
Sul Corriere dello Sport il condirettore Barbano scrive della querelle tra il Napoli e Insigne.
Insigne non è facilmente sostituibile. Perché nessuno degli azzurri, meno che mai il pur bravo Zielinski, può lontanamente fare il suo gioco. E rinunciare al suo gioco vuol dire per il Napoli reinventarsi del tutto, nella composizione, nel modulo, nell’atteggiamento in cui s’interpreta la gara.
Questo non vuol dire che Insigne sia indispensabile. Ma che è un giocatore pesante. Che forse vale più di quanto non dica la sua stessa bravura individuale. Un investimento sul capitano, anche se oneroso rispetto al budget.
I trent’anni di Insigne, la sua maturità personale e il suo magistero tattico giustificano il tentativo di riprovarci, in una stagione in cui tutte le big rivali affrontano cambi gestionali e partenze di calciatori che, come Lukaku e Dzeko, rappresentavano punti fermi. Il Napoli ha l’occasione di consolidare il suo equilibrio e la crescita di alcuni uomini chiave. De Laurentiis ci pensi. Un braccio di ferro si può anche perdere, se serve a vincere una sfida più grande.