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Sileri: «In Sicilia, Calabria, Campania, Liguria e Sardegna la maggior parte dei professori non vaccinati»

A Libero: «Non si può obbligarli, ma se l’intero corpo docente non si sarà immunizzato a settembre si ripartirà con la didattica a distanza».

Sileri: «In Sicilia, Calabria, Campania, Liguria e Sardegna la maggior parte dei professori non vaccinati»

Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, parla di green pass e vaccini in un’intervista a Libero. Il green pass, dice,

«è uno strumento di libertà, non liberticida. È l’unica possibilità per non fare passi indietro, io sono il primo a non voler chiudere».

Se il contagio progredirà come in Inghilterra, dove si è già arrivati a 40mila nuovi positivi al giorno, in Italia avremo a fine mese 10mila contagiati quotidianamente. Ma la situazione è meno drammatica di prima, dice.

«Perché i nuovi infetti vaccinati non si ammalano gravemente e, con il fatto che il 60% dei cittadini sopra i quarant’anni ha fatto almeno una dose, il virus oggi circola prevalentemente tra i giovani, che non subiscono gravi effetti dal virus. Sono certo che aumenteranno i ricoveri, ma anche che gli ospedali non collasseranno, perché credo nella vaccinazione, e ormai il 36% degli italiani ha ricevuto già due dosi, quindi è immunizzato».

Non vaccinarsi significa aprire alle varianti.

«Chi non si vaccina consente al virus di variare. Chi si vaccina invece ferma la circolazione e favorisce lo spegnimento del virus, proprio come accade con l’influenza, che sparisce dopo aver colpito un certo numero di persone».

I vaccini sono aperti solo agli over 12. Cosa accadrà con la riapertura delle scuole?

«Perciò sarebbe importante che si vaccinassero tutti gli adulti. La variante delta infatti si trasmette molto più facilmente di quella originaria, mascherine e distanziamento non bastano. L’unica via è far circolare il virus trai bambini, che salvo rarissimi casi non stanno male, e immunizzare gli adulti, che così non si contagiano».

Ci sono ancora 220mila professori non vaccinati.

«Sono solo il 15% del corpo docente, e per lo più sono concentrati in cinque regioni: Sicilia, Calabria, Campania, Liguria e Sardegna. Il professore che non si vaccina rischia più di tutti. Obbligarlo non si può, ma se l’intero corpo docente non si sarà immunizzato a settembre si ripartirà con la didattica a distanza. Non ovunque, ma da molte parti sì».

 

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