Per Meret tre parate che equivalgono a tre gol. Si spera che gli aedi gattusiani taceranno per decenza sulla proclamazione a santo del loro idolo
Le pagelle di Napoli-Cagliari 1-1 a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia
MERET. Se il Cagliari non pareggia nel primo tempo (e chissà come sarebbe finita) è soltanto merito del giovane Meret, con la solita assistenza di San Palo. Un doppio muro su Pavoletti e Nandez al 43’, indi un prodigio all’88’ con la mano destra aperta sull’ex Pavo, l’attaccante che il sarrismo si rifiutò di vedere come già accaduto con Zapatone – 8
Tre parate che equivalgono a tre gol. Mannaggia a Nandez – 8
DI LORENZO. Il perfetto soldatino di Mister Veleno che fa avanti e indietro, pur con qualche momento di sofferenza (in difesa all’87’ sul solito Pavoletti). Notevole il solitario double dribbling al 77’ nell’area sarda – 6,5
E’ in un momento di grandissima forma e si vede. Quel dribbling è stata una delle emozioni più forti di questa strampalata stagione. Bravo a difendere con metodo, si propone regolarmente con decisione. Quando Koulibaly non ce la fa per i crampi fa anche il centrale, cosa chiedere di più? – 7
MANOLAS. Seppur impegnativa, l’opera di vigilanza dell’Ellenico è costante, tra chiusure e anticipi, senza perigliose pause – 6,5
Respinge tutto quello che può e si azzuffa più volte con Pavoletti. Una partita senza macchie – 6,5
KOULIBALY. Con la cabeza ne prende veramente tante. Su Nandez è decisivo un paio di volte – 6,5
Pavoletti no, non lo posso accettare. Ma su Nandez ha la meglio un paio di volte. Stoico a continuare con i crampi (ma tanto non poteva più uscire) – 6,5
HYSAJ. Il gol sardo è colpa sua ché non realizza l’arrivo alle sue spalle dell’ossesso Nandez, ma l’Onesto Faticatore Albanese non gioca male. Mantiene sempre la posizione e dà il suo contributo alla resistenza lì in mezzo contro i sardi – 6
E’ proprio perché non gioca male che fa incazzare di più. Non puoi fare una partita decente e poi addormentarti nei minuti più importanti – 5
FABIAN RUIZ. Al centro c’è un ingorgo perenne e lo spazio vitale per l’Ispanico si restringe, perdipiù facendo risaltare la sua innata lentezza – 5,5
Fabian è splendido, ma è – come dici tu – lento. Inoltre, sembra cadere sotto i colpi del caldo. Cala man mano che passa il tempo – 6
BAKAYOKO dall’80’. Senza voto
sv
DEMME. Quando si pugna come fa lui, indomito e testardo, capita di perderla, la pelota, oppure di provocare punizioni pericolose a favore dei sardi. Epperò il calabro-teutonico vive e lotta e centra finanche la traversa con un gran tiro – 6
In campo ci sta bene e si fa sentire. Che peccato quella traversa – 6,5
LOZANO. Con un po’ di mestiere, Godin lo rende sovente innocuo. El Tav non è lui, Ilaria. Almeno per come lo conoscevamo. Ed è un peccato con Victor Victoria in questa fulgida condizione. Ed è pure clamorosamente impreciso di testa al 30’ (anche se ho il sospetto che ci fosse un fuorigioco) – 5
Combina ben poco e sbaglia un facile colpo di testa. Supera a stento l’avversario. Un po’ vacuo – 5
POLITANO dal 67’. Entra e si limita a giochicchiare, senza combinare nulla – 5
Mi hai tolto le parole dal taccuino. Del resto, dopo l’ultimo partitone non poteva che tornare in sé – 5
ZIELINSKI. E’ l’unico a bucare, a fare voragini, a trivellare il centro occupato dal Cagliari. Con l’aggiunta di due tiri in porta respinti da Cragno – 6,5
I suoi scambi con Insigne sono sempre belli, ma oggi non mi è sembrato determinante. L’ho trovato anche molto stanco – 6
ELMAS dall’80. Anche a lui tocca difendere – senza voto
sv
INSIGNE. Tolto un micidiale allungo al 5’ e il successivo assist vincente per Osimhen, il Capitano è un disastro in fase conclusiva: tiri sbilenchi o inspiegabili passaggi al portiere avversario – 4,5
90 minuti in cerca del 100esimo gol. Che è anche lecito, ma se non sbagli ripetutamente palle utili (tra l’altro dopo essersele chiamate). Sono stati talmente tanti, gli errori, che ad un certo punto ho pensato avesse problemi con le scarpette. Stava all’allenatore rendersi conto che andava sostituito già all’inizio del secondo tempo. Da premiare solo l’assist per Osimhen – 4,5
OSIMHEN. Un portento divino, come ci apparve nella domenica della sua epifania a Parma: l’hombre vertical che al 13’ protegge la pelota (da Godin) con il piede destro e calcia con il sinistro, insaccando l’uno a zero. Lì davanti gioca per tre, sul serio Ilaria – 7,5
Indomito, una potenza. Ottimo il gol da centravanti puro. Splendido il dinamismo che imprime alla squadra. Il gol del 2-0 per me era regolare. Esce con il sangue che scorre. Bellissimo – 8
MERTENS dal 75’. Per come è ridotto vale la metà, se non di meno, di Victor Victoria. Non solo in altezza – 5
Forse, in una partita così e con un Mertens così, valeva la pena far giocare Petagna – 4
GATTUSO. Perso per perso, questo pareggio avrà un solo effetto benefico, o almeno così si spera: per una settimana gli aedi gattusiani di varia estrazione, mattinieri e repubblicani, taceranno per decenza sulla proclamazione a santo del loro idolo. Ripetiamo: il quarto posto è il minimo sindacale per questa rosa, gestita spesso con confusione da Mister Veleno. Non c’è epica, né leggenda in questo rush finale, perdipiù in questa triste domenica che celebra lo scudetto dell’Inter e che moltiplica i rimpianti. E ora testa alle prossime quattro – 5
Il premio Champions nulla ha potuto contro Nandez ed è un peccato. A Gattuso rimprovero, oggi, la gestione dei cambi, soprattutto. Ad ogni modo, se non riesci ad impedire al Cagliari di arrivare sotto porta ovvio che il Cagliari alla prima occasione utile ti castighi – 5
ARBITRO FABBRI. Annullare il gol di Osimhen con arroganza e senza alcuna verifica è una mezza vergogna – 4
Pure Mazzoleni si dovrebbe un po’ vergognare, visto che al Var c’era lui e non ha detto una parola – 4