“Agnelli mi aveva avvertito”, ha detto Pirlo. Noi del Napolista sappiamo come è andata e ve lo raccontiamo in esclusiva

“Andrea ma che fai, esci?”
“Stai sereno, Andrea”
“Ma stasera giochiamo, c’è il derby”
“Lo so, ma è sabato. Ho voglia di uscire. Me la vedo in tv, dai. Non mi perderei una tua partita per nessuna cosa al mondo, Andre”
“Dove vai? Fai tardi?”
“Vado al Forte, ho bisogno di prendere un po’ d’aria. La Versilia, la salsedine nell’aria, mi fanno bene alle sopracciglia”
“Al Forte?! Io lo so benissimo chi c’è al Forte… Con chi ci vai?”
“Non sarai mica geloso! Lo sai che non mi puoi nascondere niente, ti si legge tutto in faccia”
“Non mi hai risposto”
(silenzio imbarazzato)
“Vado con Max, ok?”
“No che non è occhei…., come dici tu. Io lavoro e tu esci con l’ex?”
“E tu lavori sempre. Tutti i weekend. Che palle!”
“Guarda che lo faccio per te, eh”
“Ma che vuoi che sia, dai. Ci beviamo una cosa, ricordiamo i vecchi tempi. Non ti fidi di me?”
“Ma non è che non mi fido, non la mettere giù così… E’ che io la odio la Toscana”
“Cos’è sta novità?”
“Tu hai un debole per i toscani, ammettilo. Prima Max, poi Maurizio…”
“Andrea se ho scelto te è perché tu sei diverso. Hai stile, sei elegante, non perdi mai la calma. E poi la barba curata, i capelli profumati di Pantene, lo sguardo fisso nel vuoto, la costruzione dal basso…”
“Sì vabbè, dici sempre così. Intanto sei stato un anno con uno che bestemmiava, che usciva in tuta”
“Un abbaglio, e te l’ho spiegato mille volte. Un errore di gioventù. Venivo da una storia importante”
“La storia importante era Max!”
“Max è solo un amico, è come se tu uscissi con Paolo Maldini”
“E Ambra? Ambra c’è?”
“Non lo so. Credo di sì”
“E no che non c’è! Ho visto il suo stato su Whatsapp. E’ a Milano. Lo vedi che non mi posso fidare?”
“Lo sapevo che non dovevo dirti niente. Mi annoi”
“Ma poi, che vuole ‘sto Max, adesso? Sono settimane che rimbalza ovunque. L’ho visto al Club, non sono mica scemo io”
“Ci siamo risentiti per caso. Me l’ha passato Pavel. Facciamo le persone mature. Non ho niente da nascondere”
“Ti devo ricordare come hai scaricato Maurizio? Ma di che mi lamento… dovevo saperlo”
“Stai esagerando”
“Già vi immagino, sul divano, a sparlare di me. Ah, ma io mi vendico. Giuro che lascio Ronaldo in panchina. Metto Pinsoglio titolare. Gli impongo di rilanciare lungo. Faccio una follia!”
“Ma se non fa altro che dichiarare a tutti che ti stima”
“Sfotte! Con quel mezzo sorrisino. Prima dice che sono bravo e poi pugnala alle spalle: alla fine contano solo le vittorie, l’hai sentito no? E certo che ha vinto tanto, lui. Vecchio com’è”.
“Esatto, Andrea. Tu sei giovane, fresco, misterioso…”
“Basta. Fai quello che vuoi. Sei padrone della tua vita, e della tua squadra. Puoi anche non guardarlo, il derby. Magari manco vinciamo col Torino. Sai le risate che si fa, Max…”.