La Campania resta in zona rossa, l’indice di contagiosità è ancora troppo alto

Anche se l’incidenza sui ricoveri in terapia intensiva e quella sulla letalità resta contenuta, vi sono zone in cui la circolazione delle varianti è molto diffusa. Si attende solo l'ordinanza ufficiale

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La Campania resta in zona rossa. Lo scrive il Corriere del Mezzogiorno riportando quanto è emerso dalla valutazione settimanale eseguita dalla cabina di regia nazionale che ha monitorato i dati recenti della epidemia.

Ora si attende soltanto il provvedimento di conferma del ministro della salute Roberto Speranza. Benché buona parte dei risultati del monitoraggio settimanale non siano particolarmente allarmanti, è l’indice di contagiosità a circa 1,3 ad aver suggerito all’organismo di monitoraggio di lasciare la Campania ancora in rosso e quindi con le attività commerciali chiuse, con la ristorazione limitata al delivery e i bar all’asporto”.

Enrico Coscioni, presidente Agenas e membro della cabina di regia nazionale, spiega:

«Purtroppo anche se l’incidenza sui ricoveri in terapia intensiva e quella sulla letalità resta pressoché contenuta, vi sono zone, come l’area metropolitana di Napoli e l’agro Nocerino-Sarnese, in cui la circolazione delle varianti è sempre molto diffusa e si combatte contro un virus che si è fatto anche molto aggressivo. Del resto con un indice Rt nazionale al 2,3 la situazione generale è ancora pesante. Ma confidiamo, come ha detto il presidente De Luca, di arrivare a 60 mila vaccinazioni al giorno in Campania e con l’alleggerimento della pressione ospedaliera di poter uscire dalla fase acuta della emergenza quanto prima».

 

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