Battiston: «Riaprire ora è come smettere la cura senza aspettare di essere guariti»
A Repubblica: «Ci sono ancora troppi infetti attivi, può bastare poco perché riparta l'incendio. La scuola? Contribuisce al diffondersi del contagio, soprattutto con le varianti»

«Riaprire adesso sarebbe come ignorare la prescrizione del medico e sospendere l’antibiotico al terzo giorno solo perché è scesa la febbre. Bisogna aspettare di essere guariti per smettere la cura».
Lo dichiara il fisico Roberto Battiston a Repubblica. L’invito che rivolge è quello alla cautela. Le regioni rosse hanno funzionato, perché l’indice di contagio Rt è sceso avvicinandosi a 1,
«Il problema è che anche quando scenderà sotto l’unità continueremo a trovarci in una condizione molto rischiosa».
C’è ancora un enorme numero di infetti attivi, dice, «e può bastare davvero poco perché riparta l’incendio».
Sulla riapertura delle scuole materne ed elementari:
«So quanto sia difficile continuare con la Dad, specie per i più piccoli, ma tanti indicatori dimostrano come l’andare a scuola aumenti le possibilità di contagio, soprattutto con le varianti. E le aule sono un luogo chiuso dove i ragazzi possono stare insieme per molte ore. È chiaro che questo contribuisce al diffondersi del contagio».