Il Fatto intervista Silvia Annicchiarico: «Disse che avremmo sentito parlare molto di lui. Pozzetto? Quando andavamo a casa di amici Pozzetto si presentava in mutande»

Il Fatto quotidiano pubblica un’intervista a Silvia Annicchiarico, artista illuminata dall’intuito di Renzo Arbore ai tempi di Quelli della notte. Ancora oggi la notte rappresenta il suo paradigma, in veste radiofonica. Oggi conduttrice radiofonica per Rtl, la Annicchiarico ha scritto una sua biografia (“due ‘n’ e due ‘c’, mi raccomando”) con Gabriella Mancini. In essa ha rivelato diversi aneddoti, ad esempio quelli di quando usciva con Renato Pozzetto.
«Quando andavamo a casa di amici si presentava in mutande con i vestiti sottobraccio, suonava il campanello, ed esclamava: ‘È qui la festa? Taaaaaaaaac!’.»
Si viveva la notte con l’immancabile spaghetto delle quattro in cui si è “sputtanata” una marea di soldi ed ha conosciuto tutti, anche Silvio Berlusconi, prima che diventasse famoso. Racconta di quando, a Lampedusa, salirono sulla sua barca ed ebbero una sorpresa:
«Lui gentile, divertente, fissato con le canzoni francesi; a un certo punto accompagna Lalla, una delle altre coriste, sottocoperta, e quando tornano proprio lei, ridendo, mi confida: ‘Ho trovato una schiera di parrucchini’; ma il top è stato al momento dei saluti: dalla barca alza il braccio e traccia il suo futuro: ‘Ricordate il mio nome… Berlusconi… oni… oni… Sentirete parlare molto di me’».
Nella biografia ci sono scherzi, goliardate e serate indimenticabili. Emergono anche particolari del suo lavoro, come quella volta che Craxi la raccomandò a Rai2 per lavorare con Sandra Milo.
«Tutti speravano in qualche mio scivolone, e Sandra Milo, amante di Craxi, possessiva e infastidita».