Abbiamo alcune curiosità. Una è questa: quando potremo dire che si tratta del peggiore allenatore dell’era De Laurentiis?
Ormai ci rimangono solo alcune curiosità irrisolte. Nella speranza che qualcuno possegga seppur parziali risposte ci limitiamo a riportarle.
La prima è indovinare il momento in cui ci si renderà conto che, vista la acclarata mediocrità di questo campionato, rischiare di non finire tra le prime quattro è un fallimento serenamente dichiarabile sin d’ora.
La seconda è sapere se c’è qualcuno, su questo pianeta, che abbia capito quale conclamato vantaggio competitivo dia la celebre costruzione da dietro. Chi volesse gettare un bagliore di luce su questo oscuro quesito, può scriverci in privato.
La terza riguarda il come si possa individuare il limite oltre il quale sia ragionevole affermare che quello che il Napoli ha attualmente in panchina è un allenatore il cui operato si possa considerare potenzialmente il peggiore dell’era De Laurentiis, per cui lavorare da mesi ad un suo rinnovo rientrerebbe di diritto nelle dinamiche del teatro di Ionesco.
La quarta ha a che fare con quale sia il progetto futuro che questa proprietà ha in mente per la squadra: gli errori sono alla portata di tutti ma l’insieme dei nuovi acquisti della stagione ed il conseguente smantellamento di una squadra dal buon potenziale fa sorgere quesiti piuttosto complessi su idee ed investimenti.
Le curiosità esistono, le speranze di ottenere qualche motivazione sensata sono purtroppo esigue. Il nostro è il paese in cui, a quanto pare, Giuseppe Conte può contare da qualche tempo su un importante bacino di consenso personale, per l’ottimo lavoro svolto.
A noi tutti buona fortuna.