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De Luca lascia nelle mani dei presidi il caos della Dad alle superiori

Il Governatore: “Abbiamo fatto solo una raccomandazione, non un’ordinanza. Le famiglie hanno mille problemi, l’oganizzazione spetta ai dirigenti scolastici non a noi”

De Luca lascia nelle mani dei presidi il caos della Dad alle superiori

Una raccomandazione della Regione Campania – “non un’ordinanza”, ha precisato De Luca – ha mandato nel caos l’organizzazione della ripresa della scuola in presenza alle superiori, lasciando ai dirigenti scolastici la possibilità di decidere come gestire la Dad. Le chat dei genitori sono andate letteralmente in fiamme.

Oggi il Presidente della Regione ha spiegato meglio, durante la diretta su Facebook:

“Abbiamo lavorato al piano del trasporti per evitare assembramenti per la riapertura dei licei. Poi la settimana scorsa il comitato tecnico scientifico ha deciso di aprire tutto nell’arco di 4 ore. È stata una decisione opportunistica e c’è una responsabilità grave da parte del presidente del Consiglio. Dunque abbiamo lavorato a potenziare il piano dei trasporti pubblici con 449 autobus aggiuntivi con oltre 230mila corse aggiuntive. Ma questo piano nell’ipotesi della riapertura al 75% rimane in vigore”.

La raccomandazione non è un’ordinanza, è un invito ad approfondire alcuni aspetti dei problemi. Ha proposto ai dirigenti alcune riflessioni, siamo stati inondati di sollecitazioni di diverso segno. Il tema della scuola in presenza è complicato e può essere affrontato solo con equilibrio. Abbiamo avuto famiglie che ci hanno manifestato la disperazione nel caso di orari differenziati, altre col problema dei ragazzi pendolari, altre con il problema delicato che riguarda l’obbligo di frequenza dentro le scuole visto che hanno persone fragili a casa, chiedendo di poter godere della Dad che in molti casi funziona bene. Ancora altre ci hanno proposto di fare i turni con metà classe a settimane alternate per evitare congestioni. C’è la preoccupazione per il prolungamento fino alle 17, difficile da sostenere con la mascherina. Noi abbiamo raccolto tutto raccolto nella raccomandazione. Decidano i dirigenti scolastici quale forma di organizzazione vogliono darsi. Non è materia sulla quale noi possiamo decidere salvo che per ragioni sanitarie“.

Poi De Luca ha aggiunto:

“Sei ore chiuse in un ambiente limitato con le finestre che non possono essere aperte non può che determinare qualche problema sanitario, ma ci dobbiamo domandare anche dal punto di vista didattico. Qual è la soglia di attenzione che può avere un ragazzo alle 17, qual è l’efficacia di un prolungamento didattico. Vi ricordo che in Germania è chiuso tutto”.

 

 

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