Galli: «Sconteremo le imprudenze del Natale proprio quando riapriranno le scuole»
Al Messaggero: «Ci sono più contagiati ora, in Italia, che quando sono state aperte le discoteche. Con questi presupposti, la riapertura delle Regioni determinerà l'aumento dei casi»

Il Messaggero intervista il professor Massimo Galli, primario infettivologo all’ospedale Sacco di Milano. Si esprime sull’idea del governo di aprire agli spostamenti tra comuni durante le feste di Natale.
«Limitare gli spostamenti, anche da comune a comune, serve a diminuire gli incontri tra le persone e, dunque, la circolazione del virus. Arriviamo a queste feste di Natale in una condizione epidemiologica molto differente da quella che precedette le vacanze estive. Oggi siamo ancora a 18mila casi giornalieri, sono moltissimi: una base per la terza ondata molto elevata. E sa quando avremo contezza dei casi di contagio avvenuti a Natale? Proprio attorno al 7 gennaio, quando riapriranno le scuole».
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«Ci sono più contagiati da Sars-CoV-2 in questo momento, in Italia, rispetto a quando sono state aperte le discoteche. All’epoca si facevano meno test, è vero, ma comunque c’era stato un reale crollo del numero dei sintomatici, anche contando gli asintomatici mai testati c’è da pensare che il numero dei positivi fosse ben più basso di oggi. Continuiamo ad avere, in questi giorni, una quantità di persone con il virus che circolano sicuramente elevata. La riapertura delle Regioni, con questi presupposti, ha delle connotazioni che giustificano i timori dell’Istituto superiore di sanità».
E’ inevitabile che con l’aumento degli spostamenti aumenteranno anche i contagi, in breve. E gli effetti negativi delle imprudenze commesse durante le feste saranno visibili dal 7 gennaio, conclude.
«Il periodo delle feste vedrà anche un calo dell’esecuzione dei tamponi molecolari. I dati per un po’ saranno imperfetti. I segnali potrebbero arrivare attorno al 7 gennaio, quando dovremo riprendere alcune attività, a partire dalle scuole in presenza. Questa è una ipotesi che purtroppo ha delle possibilità concrete di realizzarsi».