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Boccia: «A Natale sarebbe meglio il lockdown. Affari e salute non sono conciliabili»

Al Corriere: «In alcune strade ci sono assembramenti intollerabili, mentre dovremmo sentire ogni giorno dentro di noi il lutto nazionale».

Boccia: «A Natale sarebbe meglio il lockdown. Affari e salute non sono conciliabili»

«Le foto degli assembramenti mostrano scene ingiustificabili, irrazionali, irresponsabili».

Sono le parole del Ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, al Corriere della Sera.

«Comprendo la voglia delle persone di uscire, ma basterebbe entrare in un ospedale per rendersi conto della condizione generale in cui il Paese si trova. In alcune strade ci sono assembramenti intollerabili, mentre dovremmo sentire ogni giorno dentro di noi il lutto nazionale».

Il ministro si appella alle persone.

«Noi continuiamo ad essere molto rigorosi. Diciamoci la verità, però, ognuno deve fare la sua parte. Non è che possiamo combattere la pandemia con i controlli a ogni angolo e le multe».

E rifiuta l’idea di aprire agli spostamenti tra tutti i comuni di una provincia. Meglio limitarli ai piccoli comuni. Altrimenti

«I cittadini lo prenderebbero come un liberi tutti».

Boccia dice di condividere la linea attuata dalla Germania.

«E’ una scelta che personalmente condivido. Dobbiamo dirci fino in fondo se la pausa natalizia deve servirci a mettere in sicurezza il Paese o se deve essere guidata solo dalla volontà di favorire il business. In questo momento affari e salute non solo conciliabili. E ho il massimo rispetto per chi ha sulle spalle il peso delle attività economiche».

E aggiunge:

«Tanti parlano del Natale pensando al business. Non è un caso che la Chiesa e il Papa abbiano dato una lezione a tutti, adattando alle regole gli orari delle messe. Ho letto che in questo Natale dovremmo farci guidare più dallo Spirito Santo che dalle apparenze, concordo».

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