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Rosi: «Napoli è difficilissima da raccontare sullo schermo. Ci è riuscito Martone»

A Repubblica Napoli: “Viene ancora raccontata attraverso lo stereotipo di camorra e violenza. Pochi film le rendono giustizia. Il migliore rimane “Morte di un matematico napoletano”. La racconta bene Pietro Marcello”

Rosi: «Napoli è difficilissima da raccontare sullo schermo. Ci è riuscito Martone»

«Napoli è difficilissima da raccontare sullo schermo, viene ancora raccontata attraverso lo stereotipo di camorra e violenza. Non credo che io riuscirei, sarebbe difficile quanto filmare New York…».

Sono le parole del regista Gianfranco Rosi a Repubblica Napoli sulla città che ha scelto per la presentazione del suo nuovo documentario, Notturno (martedì alle 20.30 al Modernissimo). Di Napoli dice ancora:

«È una gioia tornare, Napoli è una città che ancora nessuno è riuscito a raccontare in modo autentico sul grande schermo, oltre lo stereotipo. Pochi film rendono giustizia alla città. Il miglior film su Napoli rimane “Morte di un matematico napoletano” di Mario Martone. Oggi chi la racconta molto bene è il regista Pietro Marcello con “Bella e perduta” e con “Martin Eden”: sì, lui riesce a cogliere la forza di Napoli».

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