Le Università della Campania ultime nella classifica Censis
Su Repubblica Napoli. Federico II, Vanvitelli, Orientale, Parthenope e Suor Orsola Benincasa hanno carenza di servizi, strutture, capacità di comunicazione 2-0 e occupabilità

L'Università Federico II
Le università della Campania si piazzano nelle ultime posizioni nella classifica del Censis. La notizia è su Repubblica Napoli. Gli atenei Federico II, Vanvitelli, Orientale, Parthenope e Suor Orsola Benincasa sono giudicati negativamente soprattutto per la mancanza di servizi, di strutture, di capacità di comunicazione 2-0 e di occupabilità.
Per quanto riguarda i servizi, ad esempio, calcolati in base ai pasti erogati e al numero di posti negli alloggi universitari, la Federico II è ultima tra gli atenei con più di 40 mila iscritti, con un punteggio di 72. Ha 20 punti in meno della prima classificata, l’università di Bologna ed è dietro anche a Catania e Bari.
I servizi sono scarsi. Mancano posti nelle aule, nelle sale studio, nelle biblioteche e nei laboratori e ci sono ancora pochissimi iscritti stranieri.
L’università della Campania Luigi Vanvitelli è penultima tra gli atenei tra i 20 e i 40 mila iscritti. E’ seguita solo da Messina. Anche se il punteggio complessivo è superiore a quello della Federico II, con 78 punti ed il distacco dalla prima della sua categoria è di soli 14 punti. Presenta strutture migliori della Federico II ma presenta borse di studio “non adeguate alle reali esigenze e l’internazionalizzazione che stenta a mettere le ali”.
Nella categoria degli atenei che hanno tra i 10 e i 20 mila iscritti, l’Orientale è ultima e la Parthenope penultima, rispettivamente con 73 e 77 punti. Soprattutto l’Orientale soffre molto per le strutture, per le quali ottiene un punteggio di 67. Supera invece gli 80 punti per le borse di studio e i contributi offerti agli studenti e per le presenze internazionali.
La situazione non migliora se si passa agli atenei privati.
Il Suor Orsola Benincasa è ultimo tra gli atenei non statali con un punteggio di 72. Anche in questo caso a pesare sono le carenze nelle strutture, nell’internazionalizzazione e nei servizi.