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La prodezza di Insigne, il rientro di Zaniolo: il filo azzurro tra il Napoli e la Nazionale

Napoli-Roma porta ottime notizie per Roberto Mancini, che potrà puntare sui colpi dei due calciatori, presente e futuro dell’Italia

La prodezza di Insigne, il rientro di Zaniolo: il filo azzurro tra il Napoli e la Nazionale

Quante volte l’esecuzione di quel gesto tecnico è parsa esasperata. Quante volte ci si è lamentati della mancanza di un’alternativa quando Lorenzo Insigne si è trovato in controllo del pallone nei pressi del vertice dell’area di rigore. Quante volte è bastato questo aspetto del suo gioco per ridimensionare il valore di un calciatore che non dovrebbe essere così in discussione, almeno non in questo modo. Contro la Roma, invece, non è andata così. Perché quel tiro a giro, imparabile, si è infilato all’incrocio dei pali, con una traiettoria che riconcilia col senso estetico dello sport.

Una prodezza che vale tre punti e il quinto posto, per il Napoli, che risolve nel modo più difficile una partita in cui ha legittimato il successo con gioco e occasioni. Una superiorità sui giallorossi attestata anche dalla classifica, visto il sorpasso avvenuto proprio a scapito della squadra di Paulo Fonseca. Battere una diretta avversaria era ciò che serviva, per invertire immediatamente un possibile trend negativo, dopo la sconfitta contro un’altra rivale come l’Atalanta.

Gattuso ha voluto puntare ancora su Insigne, anche dopo la prestazione incolore di Bergamo. Lui, il capitano, è l’unico insieme a Koulibaly a non aver mai riposato da quando il calcio è ripreso, tra campionato e Coppa Italia. Nel suo caso, però, la statistica vale un po’ di più perché Kostas Manolas è rientrato soltanto stasera e da adesso il tecnico sa di poter contare su tre centrali più Luperto. Al posto di Insigne avrebbe potuto giocare Lozano, a suo agio anche a piede invertito, ma l’allenatore non ci ha mai voluto rinunciare. Per il palleggio che ricerca, le qualità di Insigne sono indispensabili.

Questo gli era stato chiaro fin dal principio. Da quando è subentrato alla guida della squadra aveva deciso che il Napoli sarebbe ripartito da Insigne, l’ha messo al centro del suo progetto tecnico, facendogli sentire tutta la fiducia necessaria per valorizzarlo. Un approccio che sta funzionando e che ha creato una sinergia costruttiva.

Un rapporto solido, dunque, che ha permesso a Gattuso di chiedergli tanto sacrificio in fase di non possesso. Una richiesta accolta, da Insigne, che è l’attaccante che ha recuperato il maggior numero di palloni in Serie A, un primato che al tempo di Sarri cedeva al compagno Callejon, che ora invece vive un momento di minore continuità.

Allora, la festa stasera è sicuramente azzurra, ma avrà una sfumatura in più: quella della Nazionale. Roberto Mancini ha avuto un altro motivo per essere felice, oltre alla splendida giocata di Insigne che ha deciso la partita. Al 66’, infatti, ha fatto il suo ritorno in campo Nicolò Zaniolo, uno dei talenti più limpidi del panorama italiano.

Si era procurato la rottura del legamento crociato lo scorso 12 gennaio, nella partita contro la Juventus in cui occorse lo stesso infortunio anche Demiral. Quasi sei mesi dopo, è potuto tornare in campo. Non è ancora sui suoi livelli, naturalmente, anche se con qualche strappo a centrocampo ha dimostrato di non aver perso i suoi colpi.

In questo senso, il rinvio degli Europei permetterà all’Italia di poter contare anche su di lui il prossimo anno, cosa che invece non sarebbe stata possibile in caso di regolare svolgimento della competizione. L’ottimismo insomma, per il nostro calcio, ha un altro colore. Altro che rosa.

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