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Genoa-Napoli 1-2, pagelle / Un Napoli maschio assai che prevale in ogni zona del campo

L’iradiddio Mario Rui. Lobotka dittatore nella terra di mezzo. Elmas incontenibile per 45 minuti. La gran classe di Lozano e la solitudine di Milik. Che spettacolo la cura fetish di Gattuso su Insigne

Genoa-Napoli 1-2, pagelle / Un Napoli maschio assai che prevale in ogni zona del campo

MERET. La cosa più bella del giovane Meret alla fine si rivela inutile, cara Ilaria. Cioè il coraggio con cui si butta sui piedi dell’ex Goran all’88. Il rossoblu era in fuorigioco ma il gesto resta, eccome se resta. E dimostra quanto sia incomprensibile la scelta gattusiana di preferirgli Ospina per quella boiata d’impostare dal basso coi piedi. Viva Meret e speriamo di non vederlo altrove – 7

E poi c’è il salvataggio su Pinamonti e l’aiutino del palo su Cassata. Hai ragione, perderlo per una boiata sarebbe davvero troppo. Abbiamo una miniera d’oro tra i pali e rischiamo di farcela soffiare – 6,5 

HYSAJ. Una partita da sette pieno per l’Onesto Faticatore albanese: deciso e  mai titubante e finanche preciso in fase offensiva. Non male anche quando va al tiro – 7

Sai che ti dico? Gli do addirittura mezzo voto in più. Fa restare in equilibrio la squadra e aiuta i compagni nell’impostare il gioco. E poi è concentrato, in partita per tutto il tempo. Mi è piaciuto – 7,5  

MAKSIMOVIC. Il Corazziere Serbo si rilassa troppo facilmente stasera. Non è teso e attento come in altre occasioni. E Goldaniga, con quel nome da robot nipponico, lo sovrasta crudelmente e fa l’uno a uno – 5,5

Molto disattento. Prima di GoldRobot c’era stato Pinamonti che aveva approfittato di un’altra sua sciocchezza – 5,5 

MANOLAS. La moviola annulla il primo gol del Napule per quella sua mano superflua: che doveva fare? Tagliarla? Certo, le regole ci sono ma il diavolo si nasconde nell’interpretazione: come la mettiamo, allora, con il rigore non dato al Parma a Roma? Mah. Che caos, anzi che casino! Per il resto qualche cappellata la combina anche l’Ellenico, per esempio su Sanabria al 38’ – 6

Meglio del compagno Maksi, ma aver mandato quasi in porta Sanabria grida vendetta – 6  

MARIO RUI. Marittiello pure stasera è un’iradiddio tra chiusure salvifiche in difesa e discese ardite lì a sinistra. Al 69’ Perin gli devia in angolo una parabola maledetta, degna di un sinistro d’antan – 7

Mamma mia, che potenza il portoghese quando è in partita così! – 7

FABIAN RUIZ. Per non irritare i nostri lettori più attenti, dirò subito, Ilaria, che Fabian il vizio di perdere palle non se l’è tolto. Epperò gioca una partita magistrale da Aquila. Riesce a dialogare con tutti, persino con l’inutile Politano e infine “riporta” in vantaggio il Napule con quella traiettoria ricamata per il gol del Messicano – 7

E la palla che ha dato a Lozano? Ne vogliamo parlare? Sarà altalenante, discontinuo, a volte un po’ debole e leggero, ma le Aquile sono così eleganti, Fabrizio, e vedono spazi dove noialtri non li vediamo, e hanno questa abilità di incantare anche mentre sembra che quasi non le vedi – 7  

ALLAN dall’86’. Giusto il tempo di notare che si sta facendo crescere i capelli – senza voto

s.v.

LOBOTKA. Il possesso palla azzurro del primo tempo ha percentuali bulgare: il 74 per cento. E il nostro nuovo slovacco è un autentico dittatore della terra di mezzo. Oserei dire, Ilaria, che nel primo tempo abbiamo visto forse il migliore centrocampo dell’Era del Veleno. Quando si tratta di comandare e di avere la partita in mano, Lobotka è nettamente meglio del Diego teutonico – 7

Porta il Genoa a spasso cambiando continuamente ritmo e gioco, con una pulizia che lascia a bocca aperta. Prende palle e smista palle, comanda lui, uno spettacolo – 8 

ELMAS. Vale il discorso appena fatto per Lobotka, nella valutazione del centrocampo visto nel primo tempo. Per 45 minuti il Macedone è incontenibile e arriva con facilità naturale sotto porta: una rete annullata e poi una semi-rovesciata da applausi. Nella ripresa non regge più e perde duelli su duelli, il suo voto è la media tra sette e cinque – 6

Per come ha giocato da indemoniato nei primi 45 era anche normale che avesse un calo. Peccato per il gol, è stato bellissimo. Elmas deve imparare solo a modulare le energie, per il resto ha tutto – 7

ZIELINSKI dall’82’. Venti minuti ma non fa nulla per meritarsi un giudizio – senza voto

s.v.

POLITANO. Comincia con lo spirito giusto, uno spirito gagliardo e costruttivo. Al 6’ imbeccato dall’Aquila, potrebbe segnare ma Perin respinge. Con il passare dei minuti però diventa monotono e quindi superfluo, cioè inutile. Non ha i numeri per fare l’erede di Callejon. Per carità ognuno ha le sue caratteristiche ma Politano non riesce mai a incidere. Prima o poi bisognerà fare un’operazione verità sui guai combinati da Giuntoli, che ha preso lui e il Comò Petagna. Speriamo non arrivi pure Under – 5

Passano le giornate, le vittorie, i pareggi e le sconfitte, ma la domanda resta sempre una: ma perché abbiamo comprato Politano? Ma non lo dico per il Napoli, ma per lui. Potrebbe fare di più altrove, ma in questa squadra che cosa ci fa? – 5 

LOZANO dal 63’. Altra classe rispetto a Politano, un rango superiore. Solo Gattuso non l’ha capito, forse. Entra e segna un grandissimo gol, per velocità e controllo da funambolo della palla – 7

Dopo ore e ore passate in panchina a guardare i compagni giocare, è arrivato pure Hirving. Entra e spacca la partita. Ora ha velocità e fiducia e tanta voglia di dimostrare quello che è e che sa fare. Confido nel buon Gattuso. Nessuno può mettere il messicano in un angolo – 8

MERTENS. Finalmente dentro la partita, ma proprio dentro, Ilaria. Va in rete, se non vado errato, al terzo tentativo. Però Ciro dà e Ciro toglie: così inventa un corner per il Genoa con un tiro all’indietro irritante, da meritarsi un paliatone in piena regola. E’ il corner che porta i rossoblu al pareggio – 6

Una leggerezza imperdonabile – 6

MILIK dal 63’. Deambula solingo come accade negli ultimi tempi. Chissà, forse i compagni lo ignorano per ‘sta storia che vuole andare via a tutti i costi – 5 5

La solitudine dei numeri primi. A questo penso quando penso ad Arek – 5,5

INSIGNE. La cura fetish del master Gattuso continua ad avere i suoi effetti benefici sul Capitano. Insigne: più Veleno lo tratta male e lo bacchetta e più lui pugna in modo spasmodico ed evade dalla mattonella amata. Avanti così, a furia di mazzate orgasmiche sta diventando un giocatore vero – 6,5

Dialoga con tutti e lo fa egregiamente. Non si risparmia in difesa. Si carica la squadra sulle spalle. Mamma mia come lo ha trasformato Insigne. Ma, secondo te, le frustate gli lasciano molti segni sulla pelle? – 7

YOUNES dall’82’. Senza voto

s.v

GATTUSO. Il Napule di stasera è maschio assai e prevale in ogni zona del campo. Restano solo i dubbi sulle gerarchie che sta instaurando per costruire il futuro – 6,5

Il suo è decisamente un altro Napoli. E, da come si erano messe le cose, per me potremmo anche farlo santo – 7 

ARBITRO MARIANI. Ridicolo annullare il gol di Elmas per la mano di Manolas – 4

Ad un certo punto pensavo avrebbe tirato fuori una mannaia per amputare l’arto del greco. Bah – 4,5 

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