Su La Stampa. La meritava per il realismo con cui nel primo tempo si è difeso senza mai rinunciare a mordere, e per il finale in crescendo in cui avrebbe meritato il vantaggio mentre la Juve poco alla volta si squagliava.
“La Coppa Italia se l’è presa il Napoli. È il caso di dirlo, vista la modalità self-service della premiazione. Ma visto soprattutto che l’avrebbe meritata già prima dei rigori decisivi, per il realismo con cui nel primo tempo si è difeso senza peraltro mai rinunciare a mordere, e per il finale in crescendo in cui avrebbe meritato il vantaggio mentre la Juve poco alla volta si squagliava”.
E’ il commento di Gigi Garanzini su La Stampa. Per la Juventus due partite a zero gol non sono certo un segnale incoraggiante.
“In campo per un tempo si vede abbastanza poco, e quel poco lo fa il Napoli. Nel bene, con un destro di Insigne che scheggia il palo, un altro salvato quasi sulla linea, un altro ancora di Demme su cui vola Buffon che subito si ripete sul solito Insigne. Nel male, con tre gravi errori in uscita, i primi due di Callejon, su cui Meret è bravo ad opporsi a Ronaldo”.
Dopo i cambi, Milik spreca un’occasione da centroarea, per il Napoli.
“Dall’altra parte Cuadrado continua a essere il più vivo, Ronaldo il più spento, Dybala il più ostinato nel provare, se non altro, a cercare la porta. Ma è Elmas all’ultimo istante a mandare sul palo il tap-in decisivo sulla corta respinta di Buffon. Sembrava una beffa, è invece il prologo ad un trionfo meritato”.