Bambole gonfiabili sugli spalti, in Corea le porte chiuse fanno “scandalo”
Sex toys al posto dei tifosi, e l'FC Seoul è costretto a scusarsi: in Corea la pornografia è vietata. Ma la colpa era di uno sponsor a luci rosse

Altro che freddi e inespressivi manichini. Per non parlare dei cartonati 1:1 con le facce stampate dei tifosi paganti. In Corea sugli spalti ci hanno piazzato le bambole gonfiabili. Proprio le avvenenti signorine di plastica usate per il piacere personale dagli amanti del genere inanimato. Il calcio a porte chiuse comincia a declinare le mille possibilità della fantasia e del commercio.
L’idea è del Korea Club FC Seoul, come racconta la Bild: non tutti se ne sono accorti subito, poi qualche zoom di telecemera accorto ha notato la particolare avvenenza del pubblico posticcio. Una tribuna piena di sex toys, alcuni usati per pubblicizzare un pornoshop locale.
Il Seoul ha insistito sul fatto che si trattava di “manichini premium”, pagati dagli sponsor, ma ha ammesso che provenivano da un fornitore che produce giocattoli sessuali.
In totale 30 bambole, 28 femmine e due “bamboli” maschi. Tutti distanziati, non si sa perché.