“Ha un tesoretto di 142 milioni frutto della gestione oculata avversata da parta della tifoseria. Ma spera di incassare i 144 provenienti dai diritti tv”
Repubblica Napoli, con Marco Azzi, paragona De Laurentiis alla formica della favola di Esopo. E scrive che adesso, in tempo di crisi, la gestione oculata di De Laurentiis – spesso criticata – si rivela preziosa. In tempi difficili di coronavirus e di incertezza finanziaria per il calcio
La società azzurra ha la possibilità di aggrapparsi alla consolante sicurezza dei suoi conti in regola, frutto della gestione oculata e qualche volta addirittura parsimoniosa delle annate precedenti. Promettono infatti di ritornare utili, nel momento dell’estrema necessità, i virtuosi e allo stesso tempo vituperati “scudetti del bilancio”: fiore all’occhiello della strategia presidenziale e tormento per una parte della tifoseria. De Laurentiis è stato spesso criticato per aver anteposto la solidità dei conti alle ambizioni sportive.
E adesso, proprio grazie alla sua politica così bistrattata, si ritrova con circa 142 milioni accantonati negli esercizi precedenti che garantiscono al Napoli la stabilità economica necessaria in un periodo difficile come questo in cui tanti club sono con l’acqua alla gola.
Anche se – aggiunge Repubblica – per il presidente “è indispensabile incassare i 144 milioni dei diritti tv, che rappresentano i due terzi degli introiti del club”. Ma Dazn ha già fatto sapere che non pagherà.
