Messaggero: Agnelli e Marotta alleati contro Lotito, no alla ripresa prima del 4 maggio

Una giornata rovente, con il presidente della Lazio in pressing su Palazzo Chigi per riprendere al più presto. Oggi Gravina incontrerà Spadafora, ma è escluso che ci sia un'apertura  

La Uefa vuole che Marotta e Agnelli lascino gli incarichi in Italia

Giuseppe Marotta e Andrea Agnelli

Lotito e Agnelli continuano a darsi battaglia, anche fuori dal campo. Il Messaggero racconta di una giornata rovente, con un pressing senza respiro del presidente biancoceleste su Palazzo Chigi per la data di ripreda degli allenamenti.

Mentre il Governo si prepara a prolungare il lockdown fino al 3 maggio, Agnelli, con il supporto di Marotta, non vogliono riprendere prima del 4 maggio. Scrive il quotidiano:

“A legare i due, oltre agli interessi dell’Eca per la Superlega, c’è il fatto che entrambi devono fronteggiare l’assenza di svariati giocatori partiti prima del lockdown totale. Dovrebbero tornare dopo Pasqua ma c’è sempre la quarantena poi a bloccarli. Di fatto Ronaldo, Dybala, Lukaku, Eriksen, Brozovic, solo per citarne alcuni, dovranno restare fermi altri 15 giorni. Insomma non avrebbe senso per i nerazzurri e i bianconeri allenarsi senza i migliori”.

Juve e Inter hanno dalla loro parte anche Cairo, Ferrero, Preziosi e Cellino che addirittura vorrebbero non ripartire proprio.

Su posizioni diametralmente opposte c’è Lotito. Insieme ad altri presidenti a lui vicini e tecnici di fiducia.

“Per tutta la giornata di ieri ha fatto un pressing incessante a Palazzo Chigi per cercare di far allentare la morsa sugli allenamenti. «Il calcio è il primo veicolo per far dare un’idea di normalità al paese» continuava a ripetere”.

Ieri, del resto, sul punto si era espresso anche il portavoce del presidente della Lazio, Diaconale, che si chiedeva per quale motivo per riprendere gli allenamenti occorresse aspettare le quarantene della Juventus.

Oggi Gravina parlerà con il ministro dello Sport Spadafora. Difficile che cambi qualcosa.

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