Il Giornale: trattenendo il 7% dallo stipendio dei calciatori, si eviterebbe la cassa integrazione

Il quotidiano loda l'esempio di Gattuso. Il monte salari della A è di 1,4 miliardi. Quello degli addetti di 93 milioni. Con la trattenuta il calcio non peserebbe sullo Stato

Napoli Juventus

during the Italian Serie A football match SSC Napoli vs Fc Juventus. (Hermann)

Rino Gattuso (e Cristiano Giuntoli) sarebbe disponibile a rinunciare ad un mese di stipendio (circa 125mila euro) in favore dei dipendenti del Napoli cassintegrati. Iniziativa lodevole, scrive Il Giornale. Che rilancia: basterebbe trattenere il 7% soltanto dallo stipendio dei calciatori per evitare la cassa integrazione ai dipendenti dei club di Serie A. In questo modo il calcio non graverebbe sullo Stato.

Il conto è presto fatto. Secondo i dati di Calcio&Finanza, il numero di dipendenti delle squadre di Serie A è 1.581. Il totale degli stipendi si aggira intorno ai 93 milioni, con una media a lavoratore per ciascun club (escluso il Brescia, di cui non sono noti i compensi) di circa 59mila euro.

“Un numero neanche paragonabile al miliardo e 400 a bilancio per i calciatori. Numeri alla mano, basterebbe quindi trattenere da quella cifra poco meno del 7%, per far sì che i club riescano a pagare i 1600 dipendenti, senza chiedere la cassa integrazione così gravando sullo Stato. Sembra semplice, ma in Italia, e in particolare nel calcio italiano, di cose semplici non ce ne sono”.

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