La non assegnazione a Ronaldo del Pallone d’Oro sarebbe dunque solo l’ultimo atto di questa guerra che si combatte su più fronti, una rivalità che trasuda anche a livello politico con Agnelli e Florentino Perez
Paratici non lascia correre e prosegue di forza la polemica sollevata da Chiellini sulla mancata assegnazione del Pallone d’Oro a Cristiano Ronaldo “L’anno scorso è stato un furto. Il Real non fece vincere a Ronaldo il Pallone d’Oro”. Non è la mancata assegnazione il punto ovviamente, ma il peso che determinate società hanno rispetto ad altre, il che riporta all’idea sollevata dal difensore.
«E’ difficile dire se sia stato tolto un Pallone d’oro a Ronaldo, però è indubbio che certe società come Real e Barcellona abbiano un grande peso. Noi pensavamo che meritasse di vincerlo quest’anno, figuriamoci l’anno scorso quando ha segnato 15 gol in Champions, di cui 6 dagli ottavi in poi. Chiellini ha detto una cosa sacrosanta: Ronaldo e Messi sono come Federer e Nadal, se in questi anni lo vince un terzo fa uno strano effetto».
Più diplomatico Paratici, come riporta la Gazzetta dello Sport, ma non meno chiaro e incisivo, in pieno stile Juve.
Massima fiducia da parte della società per il campione portoghese, come confermato dal Chief Football Officer stesso in un’intervista a Tuttosport
«Ronaldo è arrabbiato. Nella sua reazione c’è tutto il suo spirito, la sua voglia di stare sul pezzo. È animalesco nel suo voler vincere sempre e tutto. Altro che finito, non mi fate ridere»
La Gazzetta dello Sport parla di una guerra sotterranea che intercorre tra i due potenti club, nata presumibilmente nella notte di Madrid del 2018 che fece piangere i bianconeri buttati fuori dalla Champions per un rigore concesso nei minuti di recupero.
Da lì qualcosa si è rotto, e lo sgarbo di Ronaldo, che pochi mesi dopo ha scelto di lasciare il Real per diventare bianconero, non ha migliorato la situazione. Florentino non ha gradito che Cristiano lo abbia messo davanti al fatto compiuto.
La non assegnazione a Ronaldo del Pallone d’Oro sarebbe dunque solo l’ultimo atto di questa guerra che si combatte su più fronti, una rivalità che trasuda anche a livello politico con Agnelli e Florentino Perez che si sono dati battaglia con posizioni opposte sul Mondiale per club