Non è una bella situazione. La società tace, il telefono di Allegri scotta. Ancelotti sembra avere smarrito la chiave del meccanismo
Ancelotti è l’unico che continua ad esporsi e lo fa in prima persona. Non si tira indietro l’allenatore del Napoli, ammette in momento di crisi e che uscirne non è evidentemente facile, ma lui c’è, lo conferma ancora una volta. Si sente più coinvolto ora che le cose non vanno bene che quando si vince. Come scrive Gianni Mura su Repubblica però la società non sembra essere dello stesso avviso e, pur non parlando apertamente, il presidente ha cominciato a sondare il terreno per capire chi potrebbe essere il successore di Ancelotti in questo stralcio di campionato se decidesse di esonerarlo
A Udine un Napoli a doppia faccia: prima la solita, cioè brutta, poi un po’ meglio. L’1-1 non cambia la situazione. Nelle ultime 7 partite il Napoli ha fatto 5 punti, non sa più vincere, molti giocatori sono nervosi e si fanno ammonire per sciocchezze, altri sembrano impauriti, altri appena arrivati. Non è una bella situazione. La società tace, il telefono di Allegri scotta, quello di Gattuso un po’ meno. Ancelotti sembra avere smarrito la chiave del meccanismo. Deciderà il ritorno col Genk. Ma questo abdicare, questo sprofondo, queste angustie del Napoli che sembrano infinite sono la più grossa e meno prevedibile sorpresa del campionato
