La posizione di Ancelotti non è semplice, nonostante il presidente non gli abbia chiesto di fare da mediatore, ma solo di tornare a fare risultato in campo
La situazione più difficile resta quella di Ancelotti, scrive oggi l’edizione napoletana di Repubblica, perché è chiaro che i calciatori subiranno l’ira del presidente e saranno puniti con le multe, ma chi in questo momento ha il duro compito di riportare la calma necessario per affrontare la gara di questo pomeriggio a San Siro è solo Carlo.
Per fortuna, precisa Repubblica, Ancelotti non ha avuto nessun compito di mediatore in questa vicenda, lui resta il tecnico e quindi il suo compito è allenare la squadra e parlare di calcio
Il tecnico ha cercato di rimanere in una posizione equidistante, senza assumere però lo scomodissimo ruolo del mediatore. De Laurentiis nelle telefonate quotidiane da Los Angeles non gli ha chiesto del resto di recapitare alcun messaggio ai calciatori, ma si è fatto solo relazionare sulla marcia di avvicinamento alla delicata sfida di oggi.
Il tecnico è alle prese con la crisi della squadra sul campo, dove non arrivano risultati, e ovviamente la crisi con la società non ha aiutato la situazione. Oramai non c’è più tempo, bisogna svoltare subito, per questo sarebbe stata utile una tregua. Ma l’ammutinamento è stato troppo grave secondo il presidente, che adesso aspetta di vedere quale sarà la reazione della squadra in campo, oggi pomeriggio.
Sarà un esame, sia per i calciatori, che dovranno dimostrare carattere e attaccamento alla maglia, che per il tecnico, che dovrà invece dar prova di mantenere l’autorevolezza nello spogliatoio.
