Su Repubblica Napoli. Il presidente non difende la squadra e nemmeno il suo tecnico. E non bacchetta i calciatori indisciplinati o catatonici. Una cosa che sorprende
Su Repubblica Napoli, Guido Trombetti scrive della crisi attuale del Napoli e soprattutto del silenzio di De Laurentiis in merito. Qualcosa che sorprende, conoscendo il presidente.
La squadra ha la peggiore classifica degli ultimi sette anni. Sembra non avere più un’identità, né anima e grinta, neppure quando, come a Torino, la partita è importante che sia vinta.
Non può essere soltanto questione di moduli perché il risultato è lo stesso anche cambiando. E allora? La crisi del Napoli potrebbe essere un mix di fattori: beghe di spogliatoio, condizione atletica scadente, modestia dei singoli e totale assenza di personalità degli attori in campo.
“Il gruppo è fatto di buoni calciatori ma privo di campioni”.
In estate sono stati investiti 105 milioni per rinforzare la squadra. E’ stato acquistato l’ottimo Di Lorenzo, ma per la maggior parte i soldi sono stati spesi per Lozano.
“Che è apparso una imbarazzante sintesi tra Vargas e Calderon. Fino a ora un oggetto tanto misterioso da non poter essere vero. E che in coppia con Insigne costituisce l’emblema di questo Napoli scolorito”.
In tutto questo, c’è una cosa che sorprende, scrive Trombetti:
“Il presidente tace. Non interviene per dire la sua opinione (il che deve costargli gran fatica). Non difende la squadra. Né bacchetta i calciatori indisciplinati o catatonici. E meno che mai prova a fare da scudo al suo Ronaldo. Al tecnico che voleva legare alla società azzurra con un contratto a vita. Gatta ci cova?”