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Savelli (Libero): nella bonifica dell’Inter c’è il capolavoro di Marotta

Il ds è riuscito a cedere Nainggolan, Perisic e Icardi nonostante fossero stati dichiarati come esuberi pubblicamente. L’Inter sta educando i suoi giocatori al rispetto

Savelli (Libero): nella bonifica dell’Inter c’è il capolavoro di Marotta

Il vero trionfatore del mercato estivo è Giuseppe Marotta, scrive Claudio Savelli su Libero.

Ha condotto un mercato esemplare, raggiungendo tutti gli obiettivi programmati. Soprattutto, ha chiuso un cerchio che aveva aperto lui stesso.

A inizio estate aveva dichiarato fuori dal progetto Inter Nainggolan, Perisic e Icardi e nella stessa sequenza temporale in cui aveva palesato i problemi li ha risolti. Prima ha ceduto Nainggolan al Cagliari, poi Perisic al Bayern e infine, allo scadere del mercato, anche Icardi al Psg.

Sono partiti tutti e tre in prestito, dunque potrebbero tornare a casa la prossima estate, ma il punto è un altro:

“Marotta è riuscito a cederli nonostante fossero stati dichiarati come esuberi pubblicamente, e dunque tutto il mondo sapeva di poterli prendere a prezzo di saldo”.

Invece, scrive Savelli, Perisic e Icardi sono partiti al giusto prezzo: 25 milioni il primo, 70 il secondo, tra prestito e riscatto.

“Marotta è stato trasparente a inizio estate, cioè quando, secondo i più, era da pazzi esserlo. È stata una scommessa coraggiosa, con una posta in palio altissima. Vinta. Così ha dato forza alla società, ha dimostrato coerenza, ha in sostanza trasformato un problema (anzi, tre) in un’occasione di crescita”.

Il capolavoro è stato la cessione di Icardi, che ad un certo punto sembrava la più improbabile. Invece, nel caso Icardi, sono rimasti tutti soddisfatti. L’argentino è andato in prestito e guadagnerà 2,5 milioni, pagati però dal Psg. Marotta ha evitato che rimanesse fermo in tribuna. Inoltre, prolungandogli il contratto, ne ha preservato il valore fino al prossimo giugno, quando scadrà il prestito. E ancora, cedendolo all’estero, non ha rinforzato le dirette concorrenti, Juve e Napoli.

“L’Inter sta educando i suoi giocatori al rispetto, espellendo quelli che, a parer di chi la guida, non l’hanno avuto. Tutti insieme, senza preferenze. Così la società dà l’idea di essere oggettiva. E la tripla cessione ha anche un alto valore simbolico aggiuntivo, perché riguarda i tre cardini del corso targato Spalletti, cioè i giocatori a cui non si poteva, né si voleva, rinunciare. Passa il messaggio che nessuno è indispensabile, nemmeno i migliori, e che tutti debbano guadagnarsi l’Inter”.

Ne viene fuori un ambiente ideale. L’unico fuoriclasse identificato dalla società è Conte.

Dalla lista Champions, della prima squadra, è stato escluso solo Berni, il terzo portiere.

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