La partita contro il Liverpool ha dimostrato che il tecnico ha insegnato la duttilità alla squadra e soprattutto l’ha liberata da timori, blocchi mentali e ansie rovinose
La magica serata del Napoli in Champions ha mostrato una grande differenza con il Liverpool campione d’Europa, scrive Franco Ordine su Il Giornale. Il diverso rendimento delle difese delle due squadre.
La difesa inglese, caratterizzata da giocatori con “super stipendi e valutazioni mostruose” sul finire della partita ha commesso un paio di errori che hanno dato la stura ai due gol di Mertens e Llorente. La difesa napoletana, invece, “è stata semplicemente fantastica”.
Il risultato finale ha testimoniato anche un’altra cosa, e cioè che Ancelotti è riuscito a trasmettere alla squadra un principio di duttilità:
“Non si può e non si deve giocare con un solo registro, un codice unico d’accesso, come forse può capitare all’Inter di Conte”.
In generale, è venuta fuori un’altra qualità del Napoli:
“la capacità di reggere il confronto internazionale senza timori, blocchi mentali, ansie rovinose. Ancelotti, in questo senso, è il miglior strizzacervelli in circolazione”.
