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As, amichevole Juve in Corea: la polizia coreana indaga per frode

Giovedì un raid nella sede della società organizzatrice per verificare l’esistenza di un obbligo contrattuale a carico della Juventus per far scendere in campo Cristiano Ronaldo

As, amichevole Juve in Corea: la polizia coreana indaga per frode

Secondo quanto riporta As, la polizia coreana ha avviato un’indagine per frode contro la società TheFasta, che ha organizzato l’amichevole tra la Juventus e le stelle della K-League. La partita, dello scorso 26 luglio, era finita nell’occhio del ciclone perché il contratto prevedeva che Cristiano Ronaldo giocasse per almeno 45 minuti. Ma CR7, per un affaticamento muscolare non è nemmeno sceso in campo.

La polizia ha voluto accertare proprio l’esistenza del vincolo riguardante il portoghese. A questo scopo ha compiuto una retata, giovedì scorso, nella sede di TheFasta.

L’iniziativa parte dalla petizione firmata dai tifosi delusi per non aver visto il fenomeno sul terreno di gioco. Erano stati circa 66.000 gli spettatori che avevano pagato il biglietto, per un prezzo fino a 295 euro. Non vedendo Ronaldo in campo, i tifosi naturalmente si sono arrabbiati.La scorsa settimana la K-League aveva mandato alla Juve una richiesta di risarcimento, alla quale aveva risposto Agnelli, lamentando i numerosi disagi subiti dal club nella trasferta coreana.

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