ilNapolista

Il Giornale: Conte non è tornato in Italia a fare l’impiegato dell’Inter

Il tecnico nerazzurro si dice scontento del mercato, ma sbaglia chi crede sia tornato in Italia per accettare scelte che non condivide. Decide anche i suoi mal di pancia

Il Giornale: Conte non è tornato in Italia a fare l’impiegato dell’Inter

E’ di ieri la prima polemica di rilievo del calciomercato italiano. L’ha firmata Antonio Conte, che si è lamentato della campagna acquisti della sua Inter. “Mi aspettavo fossimo più avanti”, ha detto.

Sono capricci tipici dell’allenatore, scrive Tony Damascelli su il Giornale.

“Roba del suo repertorio, del suo carattere. Un lamento appena accennato, un mugugno che nasconde il suo malcontento”.

Sbaglia chi ha abboccato all’alibi dell’allenatore, che dice di essersi allineato alle scelte del club, scrive Damascelli. Conte non è certo tornato in serie a “per accettare decisioni che non condivide” o per fare “l’impiegato” dell’Inter. E’ un leader, non è portato a subire le decisioni altrui. E quella di lasciare fuori dai giochi Icardi e Nainggolan non può essere una decisione esclusiva di Marotta.

“Nemmeno un bambino potrebbe cascarci”.

Conte ha sbagliato il tempo del suo trasloco a Milano. L’Inter non è più quella di Moratti, che avrebbe soddisfatto tutti i desideri del suo allenatore. Oggi a capo ci sono Thohir e Suning, l’Inter è “intristita dai nuovi padroni stranieri, indonesiani e cinesi”.

Conte crede di poter far cambiare pelle al club nerazzurro, ma può farlo solo

“a patto di crescere, buttando in discarica le fissazioni, le ombre e anche la presunzione”.

La vera sfida della squadra di Conte non è agganciare il Napoli, che ai tifosi non interessa affatto, ma battere la Juventus. Solo se riuscirà a fare questo il cambiamento potrà essere compiuto.

ilnapolista © riproduzione riservata