Sull’autobus

Uno dei casi più controversi del mercato estivo è quello che riguarda Federico Chiesa. Lui vorrebbe andare alla Juventus. Il club viola non ha alcuna intenzione di cederlo.

È di ieri l’ultimo capitolo della storia, per ora. Un incontro tra Joe Barone, braccio destro di Commisso, e il calciatore a bordo del pullman della Fiorentina, a New York, mentre tutti gli altri calciatori viola erano già saliti sul battello che li avrebbe portati sul fiume Hudson per la presentazione delle nuove divise.

Un incontro in cui Barone ha ribadito al calciatore che non sarà venduto per nessuna cifra e comunque mai ai bianconeri. Del resto glielo aveva già detto domenica, in un confronto duro in un ristorante del Bronx, scrive il Corriere dello Sport.

Erano in tre a bordo del pullman: Chiesa, Barone e il club manager Giancarlo Antognoni. Barone ha lasciato il portellone anteriore aperto, ha ribadito a Chiesa che sarebbe stato messo fuori squadra se non si fosse allineato alle decisioni del club, poi è sceso, con l’aria serena, senza rilasciare dichiarazioni.

Dopo “due minuti interminabili” scrive il quotidiano sportivo, è sceso anche Chiesa che ha liquidato la faccenda con un laconico:

“Sto bene, tutto a posto”

Poi ha raggiunto gli altri a bordo del battello.

Da lì è tornato a parlare Barone:

“Si è unito a noi invece di andarsene, mi sembra un segnale chiaro”.

“Il calcio italiano dev’essere più equilibrato”

Fine della storia, argomento chiuso. Mai alla Juve. I rapporti della nuova proprietà viola con la Juventus sono arrivati “al minimo storico”, scrive il Corriere dello Sport, e dal battello Barone lo ha confermato:

“La Juventus ha lo strapotere in Italia, non è buono per il calcio italiano che vincano sempre loro. Sono disgustato perché poi ogni anno che vanno in Champions tornano senza vincere, il calcio italiano deve essere più equilibrato”.

Quest’anno, se pure dovessero vincere il nono scudetto di seguito, sarà senza Federico Chiesa, insomma.

Barone ha poi spiegato di aver chiamato Chiesa per dirgli che sarebbe stato il primo a indossare la nuova maglia per le foto di scena.

Scrive il quotidiano:

“Quello è stato il secondo momento chiave. Il giocatore si è concesso ai fotografi, con sullo sfondo lo skyline di Manhattan. Ha chiesto a Barone se sarebbero andati a visitare Ground Zero e saliti in cima al grattacielo della Freedom Tower, costruita dopo il crollo delle Torri Gemelle. Poi sono stati chiamati sul set gli altri, Vlahovic, Milenkovic, Benassi e Simeone, in questo ordine. Il fotografo li ha fatti mettere in posa, braccia sui fianchi, sullo sfondo Manhattan. Chiesa era in terza fila, il vento a scompigliargli i capelli. Ma per la prima volta con l’aria non più imbronciata”.