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È Conte il vero soggetto sotto osservazione. Ancelotti non ha bisogno di pagelle

Sul Giornale Tony Damascelli parla dei tecnici di Napoli, Juve e delle due milanesi. Conte deve dimostrare che l’allenatore è il vero elemento a fare la differenza. Giampaolo è “l’uomo normale”

È Conte il vero soggetto sotto osservazione. Ancelotti non ha bisogno di pagelle

Sul Giornale, Tony Damascelli commenta le diversità tra i tecnici di Juve, Napoli e delle milanesi.

Ancelotti “non ha bisogno di pagelle e conferme, ha dato moltissimo e molto ha ripreso”, scrive. Ma Sarri, Conte e Giampaolo?

Nessuno in Europa, scrive, avrebbe mai potuto immaginare che Sarri si potesse trasferire con sigarette e tuta in casa Juve. Nessuno nell’universo, invece, avrebbe mai potuto immaginare che Conte andasse ad allenare la sua nemica di sempre, l’Inter.

E Giampaolo? E’ l’uomo normale “tra big Antonio e Maurizio ultrà”:

“appartiene alla tribù di quelli normali, non spaccia football, va per gradi, non vive di football esasperato”.

Al contrario di Conte e Sarri.

Sarri prende in mano un ristorante di lusso (“cinquecento euro a persona”, scrive Damascelli alludendo alla vecchia polemica messa su da Conte quando era alla Juventus), mentre Conte

“entra in una cucina che una volta aveva tre stelle (triplete) ma si è persa in alcuni esperimenti fusion”.

Il toscano dovrà adattarsi al club bianconero, “non può sbagliare, vincere è roba normale, dopo otto titoli consecutivi, ma non può essere un gol eterno”.

Conte è il vero soggetto sotto osservazione. Deve dimostrare che “l’allenatore è davvero il valore aggiunto, l’elemento che fa la differenza, considerato anche l’emolumento che l’azionista cinese gli garantisce”.

Non ha alternative

“anche se ha messo le mezze luci nella prima apparizione ai media e ha acceso gli abbaglianti e suonato il clacson alla seconda uscita”.

 

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