Su Juventibus. Il pre-contratto è già firmato. “È un affare che viaggia a livelli non intercettabili dal giornalismo. Se salta, e non salta, è perché qualcosa è andato storto nella battaglia tra la Juve (o Pep) e il Manchester City”
A chi approccia la notizia servono sostanza, riferimenti, contro riferimenti, deduzioni, verifiche incrociate e una consapevolezza: il momento della firma del contratto definitivo (o del banco che salta per aria) si può accettare, accidentalmente, di conoscerlo postumo. D’altronde, la pretesa soggettiva non può andar oltre quella di raccontare una serie di fatti – riportabili o meno – che messi insieme diventano notizia rilevante, solida, idealmente completa: l’allenatore più famoso del mondo in bianconero sarebbe ormai questione di minuzie.
Pre-contratto firmato in primavera dunque tra Guardiola e la Juve, ma ci vogliono indizi perché una prova sia accettata e lui parte dal contratto preliminare depositato in luoghi di fiducia non soltanto esiste, ma è proprio stato siglato a inizio primavera da Josep Guardiola. Ma poi ci sono voluti i passi successivi, passi delicati, anzi delicatissimi per un affare che va oltre ogni immaginazione, che viaggia a livelli non intercettabili dal giornalismo. Livelli che coinvolgono zero intermediari, più d’uno studio legale, consulenti di parte per il presente e per il futuro e ancora forse non basta.
Per Momblano non esiste una seconda scelta, la scelta è stata fatta a marzo ed è Guardiola. Un nome che non può essere messo in discussione è che rivela un progetto, ben diverso da quello di Maurizio Sarri, sicuramente apprezzato da Paratici e Nedved che rappresenterebbe una scelta canonica
Se così non sarà, è perché qualcosa è andato storto, e non ne siamo a conoscenza, nella strana e epica battaglia tra Juventus (o Guardiola?) e Manchester City.
