Il quotidiano sportivo addebita al turnover la stagione altalenante di Insigne ed esclude possa lasciare il Napoli, così come Verdi
Il Corriere dello Sport analizza la stagione del Napoli, con un giudizio sui calciatori che si sono rivelati più preziosi e promettenti.
Ripercorriamo il discorso partendo dai pali.
Il 22enne Meret è la grande speranza del futuro.
“Ha tirato fuori parate decisive e un’invidiabile capacità di cancellare le incertezze, qualità preziosa per un estremo difensore”.
È giovane, deve ancora lavorare tanto, come riconosce lui stesso, ma sembra deciso a farlo con impegno.
In difesa c’è un nome che da quattro anni è una certezza. Non solo: è forse il miglior difensore della Serie A e uno dei più quotati anche a livello internazionale. Passano gli allenatori ma Kalidou Koulibaly si conferma un perno della difesa e un uomo leader:
“sempre concentrato, implacabile in marcatura e capace di pericolose sortite offensive”
Maksimovic si è liberato “dell’ostracismo di Sarri trovando finalmente un discreto spazio nella retroguardia del Napoli”. Mentre gli infortuni hanno condizionato la stagione di Chiriches e Albiol inizia a sentire il peso dei 34 anni.
Sulle fasce è stato prezioso il lavoro di Malcuit e anche, sulla destra, quello di Mario Rui “al netto di qualche prestazione sotto tono”. Salvo anche Hysaj,
“bravo in copertura e in fase di spinta così come nel giocare su entrambe le corsie, secondo le esigenze del mister”.
A centrocampo c’è quello che, per il Corriere dello Sport, è il miglior acquisto del Napoli sul mercato estivo: Fabian Ruiz, ormai padrone del centrocampo azzurro:
“capace, all’occorrenza, di giocare anche più decentrato, sia a destra che a sinistra, ha segnato e fatto segnare”
L’ultima volta, pochi giorni fa, con la bellissima doppietta contro l’Inter. Una certezza da cui partire l’anno prossimo, con l’esperienza che si è fatto lo spagnolo quest’anno.
Il partner perfetto di Fabian a centrocampo è stato Allan, che ha iniziato la stagione in modo irresistibile, per poi calare in gennaio pur dando sempre “il suo apporto di qualità, geometria e quantità”.
A sinistra Zielinski si è confermato prezioso, firmando molte reti e spendendo tante energie importanti superando le 100 presenze in azzurro in Seie A.
Altra certezza Josè Callejon, che ha segnato un po’ meno ma ha aiutato a segnare moltissimo, e retto il centrocampo in maniera perfetta indossando anche spesso la fascia di capitano dopo l’addio di Hamsik.
L’altro capitano, Insigne, ha vissuto una stagione altalenante, con ottime prestazioni e altre da dimenticare, tra cui il rigore decisivo contro la Juventus naufragato sul palo, ad esempio.
Il CorSport non prende in considerazione l’ipotesi che possa lasciare il Napoli e addebita il rendimento non sempre costante alla sofferenza per il turnover. Non andrà via, per il quotidiano sportivo, nemmeno Verdi, nonostante tutto“autore di buone prestazioni in tutte le competizioni”.
La linea di attacco vede un rigenerato Milik, che dopo i due infortuni sfortunatissimi ha potuto mostrare ciò di cui è capace:
“bomber doc, centravanti vecchio stile”.
Mertens, invece, ha sofferto un po’ nella prima parte della stagione per via del turnover di Ancelotti. Ma il mister ha saputo spiegargli la sua importanza motivandolo e Ciro ha concluso un buon campionato. Tra le sue perle il CorSport ricorda la tripletta all’Empoli durante l’undicesima giornata: la partita finì 5-1. Ma sono tanti anche i preziosissimi assist che ha firmato.
Infine, i problemi fisici che hanno condizionato Ghoulam e Diawara, quest’ultimo nell’ultima parte del campionato.
Ounas e Younes sono considerati, dal CorSport, rincalzi preziosi mentre hanno trovato poco spazio Luperto e Gaetano.
Un’ultima menzione per Rog, che a gennaio è stato salutato con Hamsik e che era “poco considerato da Ancelotti”.
