Sulla Gazzetta dello Sport intervista al terzino dell’Empoli primo acquisto del Napoli nel mercato estivo: “E’ un sogno che si realizza. Non bisogna mai arrendersi”
La Gazzetta dello Sport intervista Giovanni Di Lorenzo, il primo acquisto del Napoli sul mercato estivo.
Il venticinquenne dell’Empoli oggi sosterrà le visite mediche a Villa Stuart e domani firmerà un contratto di cinque anni con il club di De Laurentiis, per 1,2 milioni di euro netti a stagione.
“È un sogno che si realizza, il coronamento di una rincorsa incredibile. Due anni fa di questi tempi mi stavo giocando i playoff di C col Matera, adesso firmo per una big di Serie A. Non bisogna mai arrendersi”.
Di Lorenzo si dice impaziente di vivere questa nuova avventura, soprattutto per il “tifo pazzesco” che c’è a Napoli e che rende tutto speciale. Ha come obiettivo la convocazione nella Nazionale di Mancini per l’Europeo dell’anno prossimo e promette di fare il massimo e “ritagliarmi uno spazio importante anche in una big” proprio per convincere il ct.
Su Ancelotti:
“Non vedo l’ora di conoscerlo ed essere allenato da lui. Parliamo di un tecnico che ha vinto tutto in ogni Paese in cui ha allenato. Una leggenda del calcio, sarà un onore per me lavorare con lui. Tutti i suoi ex giocatori ne parlano in maniera fantastica”.
Conferma l’interessamento di Inter, Roma e Atletico Madrid ma anche che il Napoli è stato più ostinato nella lotta per acquistarlo e che la cosa gli è piaciuta.
Di Lorenzo ricorda il gol fatto proprio alla squadra di Ancelotti e conferma che già era osservato speciale:
“Sapevo che il Napoli mi stava seguendo e forse quel pomeriggio ho dato loro la spinta per prendermi”.
Un cammino complicato quello che ha portato il terzino in Serie A a 25 anni:
“Forse potevo arrivarci prima, ma sono stato sfortunato: qualche anno fa ero in Under 21, ma in pochi giorni la Reggina è fallita e mi sono trovato svincolato. Sono dovuto ripartire da zero. Per fortuna due anni fa l’Empoli ha puntato su di me, investendo anche dei soldi importanti per un ragazzo che giocava in C”.
Il suo modello? Florenzi. L’avversario che gli ha creato più difficoltà in campo il Papu Gomez.
