Dopo una discussione accesa gli è stato concesso di entrare ma gli sono state portate via le stampelle: “Non potevo più muovermi”
Su Repubblica Napoli il caso di Antonio Medici, un commercialista di Benevento che giovedì scorso si è visto fermare da una hostess perché voleva entrare con le stampelle al San Paolo, per vedere la partita contro l’Arsenal nei distinti superiori. “Non può entrare con le stampelle, deve lasciarle qui”, si è sentito dire. Questione di regolamento.
Medici ha fatto presente all’addetta che senza le stampelle non avrebbe potuto raggiungere gli spalti e i toni si sono accesi. Nella discussione è intervenuto anche un poliziotto in borghese che gli ha chiesto i documenti e il professionista, sentendosi umiliato in presenza della figlia, è scoppiato a piangere.
A nulla è servita l’intercessione di un avvocato beneventano, Fabio Pannone, incontrato allo stadio e neppure del presidente dell’ordine dei commercialisti, Fabrizio Russo.
Mentre il professionista stava per allontanarsi dallo stadio ed era già vicino alla sua macchina, è stato raggiunto dall’avvocato Pannone e da una poliziotta che gli hanno restituito i documenti e lo hanno riportato dentro. Gli addetti alla sicurezza lo hanno fatto sedere al suo posto e gli hanno sottratto le stampelle:
“Non potevo crederci, non potevo più muovermi. Sono stato altre volte al San Paolo, a Milano e a Benevento: mai hanno fatto storie del genere. Ora non penso andrò mai più allo stadio. Soprattutto non avrò mai più il coraggio di portarci mia figlia. Non si può essere mortificati così”.
La Società Calcio Napoli è intervenuta nella faccenda con una nota, scrive Il Messaggero, difendendo l’operato della hostess. Il Napoli si è dichiarato dispiaciuto per quanto accaduto ma ha ricordato che “gli steward hanno semplicemente applicato il regolamento d’uso dell’impianto approvato dal GOS in data 23/08/2018, che all’atto dell’acquisto del biglietto viene implicitamente approvato”.
Il regolamento prevede, all’articolo 21, che stampelle ed altri accessori od ausilii possano essere vietati allo stadio. L’articolo recita che gli stewards “in presenza di elementi che facciano fondatamente ritenere possibile la destinazione ad usi impropri di tali oggetti e strumenti” possono negare l’accesso.
La Società ricorda che lo stadio è fornito di un settore riservato ai disabili con 92 posti a sedere e altri 92 per accompagnatori e che esiste un servizio dedicato di prenotazione.
