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Il Napoli è senza terzino sinistro, ma ora le idee alternative non mancano

Mario Rui è squalificato, Luperto infortunato. Contro il Sassuolo, Ancelotti può spostare Hysaj a sinistra (con Malcuit a destra) oppure sorprenderci ancora

Assenti Mario Rui e Luperto

Può capitare, e proprio in casi come questo serve una rosa sfruttata in ampiezza, in orizzontale, con tanti calciatori in grado di giocare in posizioni diverse. Per dire: il Napoli si avvicina al match col Sassuolo senza un terzino sinistro di ruolo. Mario Rui squalificato (espulsione a Torino contro la Juventus), Luperto affaticato e non convocato. Insomma, un problema serio considerando anche la lungodegenza di Ghoulam. Certo, è anche una questione di pura sfortuna: il Napoli ha tenuto Luperto in rosa per avere due laterali difensivi di fascia sinistra in attesa del rientro di Faouzi, e il giovane leccese si ferma proprio nella settimana in cui Mario Rui è fermo per squalifica. Un peccato, per Luperto.

Ancelotti, ora, deve necessariamente inventarsi qualcosa. La soluzione più immediata e logica porterebbe Hysaj a sinistra con un terzino destro naturale (Malcuit) o adattato (Maksimovic). L’albanese ha giostrato sulla fascia mancina in alcune occasioni nello scorso anno (per la precisione, contro Udinese, Crotone, Milan e RB Lipsia in Europa League), con Maggio sull’altra corsia. Gli era capitato anche durante le esperienze precedenti. Pure con Sarri in panchina era una soluzione emergenziale, perché la costruzione del gioco sul lato di Hamsik e Insigne ne usciva ovviamente compromessa, del resto l’ex Empoli è un destro abituato a giocare a destra, non ha molta confidenza col piede debole e spesso si ritrovava a perdere un tempo di  gioco per spostarsi il pallone dalla parte giusta.

Le alternative

Oltre a questa ipotesi normale, ci sono le strade più suggestive e impervie dal punto di vista tattico. Per esempio, la riproposizione di Maksimovic come terzo centrale a destra e l’inserimento di un calciatore più offensivo in un 3-5-2 più lineare, meno fluido. Certo, a quel punto il Napoli dovrebbe convertirsi a una linea difensiva a cinque in fase passiva. Si tratterebbe di un passaggio della rivoluzione cui Ancelotti non è ancora arrivato. L’idea potrebbe essere di inserire Zielinski in questa posizione ibrida, ma di certo il Napoli perderebbe qualcosa nel puro contenimento sulla corsia.

L’altra soluzione potrebbe essere quella di ribaltamento: gli stessi concetti visti con il Liverpool sarebbero rivisti a specchio sull’altra fascia, con Maksimovic a sinistra – a quel punto la terza linea scivolerebbe a tre in fase di costruzione – e un terzino destro di grande propulsione offensiva (Malcuit più di Hysaj, per caratteristiche tecniche). In questo modo, Ancelotti potrebbe sperimentare un’altra formula, trasformando un problema oggettivo e numerico in un’occasione per capire se ci sono margini per allargare ancora il menu tattico della sua squadra. In ogni caso, sarà divertente capire come il tecnico emiliano risolverà questo enigma. Poco più di 24 ore e sapremo.

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