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L’ex arbitro Marelli: «Samp-Inter e Fiorentina-Spal uno spot per il Var»

Due gol annullati giustamente all’Inter, un cartellino rosso “cancellato” a Firenze dopo On Field Review: è il ritorno del Var?

Sampdoria-Inter

Da tempo scriviamo del cambiamento del Var, di un utilizzo più stringato della tecnologia video di supporto agli arbitri. Ecco, ieri qualcosa è cambiato. Gli anticipi della quinta di campionato (Sampdoria-Inter in primis) hanno mostrato come è ancora possibile utilizzare bene lo strumento. Lo spiega Luca Marelli, ex arbitro di Serie A, sul suo blog. Il titolo è un anticipo del contenuto dell’articolo (qui il pezzo completo): “Il match di Genova uno spot per il Var, nonostante tutto…”.

E allora leggiamo l’analisi argomentata (regolamento alla mano) degli episodi di Marassi, cominciando dal gol annullato a Nainggolan: «Posizione irregolare di D’Ambrosio, che, dopo aver controllato il pallone, riesce a servire il belga. Grazie alla tecnologia tridimensionale, sui fuorigioco non c’è più alcun dubbio: la posizione è irregolare oppure regolare. Non c’è alcuno spazio per valutazioni soggettive del Var che si limita a tracciare una linea sulla quale è il software a disposizione a calcolare la proiezione a terra della parte del corpo più avanzata ed utile a giocare il pallone».

Marelli ne fa anche una questione di tempo: «È corretto tornare indietro di dodici secondi per valutare l’inizio dell’azione? Sì, esattamente come accadde lo scorso anno a Bergamo, per il fallo di Lichtsteiner su Gomez. Per quanto si tratti di fattispecie completamente diverse, il concetto di base è il medesimo: i giocatori della Sampdoria hanno toccato due volte il pallone dopo il primo controllo di D’Ambrosio ma non hanno mai conquistato il possesso, rimasto sempre all’Inter».

Infine, la segnalazione mancata del guardalinee Meli: «Del tutto giustificabile. Difficilissima valutazione sulla base di pochi centimetri. E poi la figura di Icardi che copra la visuale dell’assistente».

L’altro gol annullato

A Firenze

Altro episodio che “supporta” il partito-Var nel match tra Fiorentina e Spal. L’arbitro Ghersini revoca un’espulsione a Kurtic dopo una On Field Review. Si è trattato di un chiaro ed evidente errore da parte del direttore di gara, richiamato dal Var Chiffi per rivedere la sua decisione. Analisi e commento di Marelli: «Tackle del giocatore della Spal su Pezzella, Le immagini ravvicinate ci restituiscono un contatto da interpretare ma che non presenta alcun elemento minimo per poter giustificare il cartellino rosso. Kurtic è in anticipo, e solo dopo colpisce l’avversario. Fallo negligente? Ci può stare. Fallo imprudente con conseguente cartellino giallo? È un’ipotesi un po’ tirata per i capelli ma che avrei supportato. Cartellino rosso per fallo grave di gioco? Insostenibile, da qualsiasi prospettiva la si guardi».

Sul Var: «Bravo, molto bravo il giovane Chiffi, ieri impegnato come Var a Firenze, a richiamare Ghersini alla “on field review” per visionare le immagini dell’episodio. A Ghersini bastano pochi secondi (7, per la precisione) per rendersi conto di essere incappato in una svista non marginale. Per tal motivo revoca il cartellino rosso e si limita ad ammonire Kurtic. È possibile procedere ad una “on field review” per un cartellino rosso erroneamente mostrato ad un calciatore? In sostanza il protocollo prevede che l’arbitro non possa chiedere l’ausilio del Var in merito ad un provvedimento disciplinare (cioè non può guardare le immagini prima di aver assunto una decisione in campo) ma può solo essere richiamato dal Var in caso di “chiaro ed evidente errore».

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