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Diritti tv, oggi il giorno della verità: in Lega si discute sulle garanzie-ponte di Mediapro

I club di Serie A decideranno se proseguire con Mediapro oppure tornare sul mercato con un nuovo bando. Dalla Spagna chiedono il canale tematico, Sky prepara la contro-offerta.

Diritti tv, oggi il giorno della verità: in Lega si discute sulle garanzie-ponte di Mediapro

Due strade

Assemblea di fuoco, oggi in Lega Serie A. I club e il board decideranno quale strada seguire in merito alla vicenda-Mediapro, che ha scelto di fornire garanzie-ponte in attesa di versare l’intera quota prevista dal contratto di vendita. L’azienda spagnola, in questo momento, è impegnata nella cessione del pacchetto di maggioranza al fondo cinese Orient Hontai, un’operazione che aspetta l’ok definitivo da parte di Pechino.

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, la Lega può seguire due strade. La prima: rifiutare le rassicurazioni (parziali) degli spagnoli e tornare sul mercato dei diritti tv. La seconda: fidarsi di Mediapro e proseguire insieme agli spagnoli. La decisione sarà deliberata dopo il voto finale, ristretto a 17 club (mancano le tre retrocesse). Servirà un quorum di 12 per avallare la decisione del consiglio. Secondo la rosea, si va verso una conferma di Mediapro, dato che i club non vogliono perdere l’investimento fatto dagli spagnoli. 

La situazione

Dal canto suo, Mediapro ha inviato un dossier di 200 pagine per certificare le proprie garanzie. Leggiamo: «Per coprire l’incasso della prima stagione (oltre 1,2 miliardi Iva compresa) non verrà fornita una fideiussione bancaria ma una serie di assicurazioni. Innanzitutto, altri 186 milioni in contanti che andranno ad aggiungersi ai 64 dell’anticipo già versato; e poi la visibilità del patrimonio netto di 1031 milioni della nuova casa madre di Mediapro, in Cina». In attesa dell’autorizzazione di Pechino, ecco la garanzia-ponte fornita da Imagina, società spagnola capogruppo di Mediapro. Il suo patrimonio netto è pari a 400 milioni.

Nel frattempo, Mediapro deve difendere il proprio investimento. Da una parte c’è il ricorso di Sky al Tribunale di Milano, che ha bloccato il bando degli spagnoli; dall’altra c’è la necessità di trovare broadcaster pronti ad acquistare i diritti. Anche per questo, da Barcellona chiederanno alla Lega di poter sviluppare l’idea del canale tematico, da sempre primo obiettivo commerciale.

Nel frattempo, Sky prepara la contromossa. Insieme a Perform, è pronta a impegnarsi per un’offerta da 950-970 milioni. Mediaset, ricordiamo, è fuori dalla partita. L’accordo con Sky era finalizzato proprio a questo tipo di eventualità.

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