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Gianluca Di Marzio e Pep Guardiola hanno cancellato una vecchia abitudine giornalistica inglese

Le parole di Guardiola su Raiola erano sottoposte ad embargo giornalistico fino alle 22.30, ma si tratta solo di una consuetudine delle testate britanniche che si occupano di sport.

Gianluca Di Marzio e Pep Guardiola hanno cancellato una vecchia abitudine giornalistica inglese

La conferenza stampa di Guardiola

Stamattina abbiamo pubblicato le parole di Guardiola su Raiola. Un fatto giornalisticamente “grosso”, perché siamo di fronte a due protagonisti importanti del calcio europeo, due pesi massimi. Ebbene: al di là della notizia in sé, c’è stata un po’ di confusione, in Inghilterra, rispetto alla divulgazione delle parole del manager catalano. Ed è “colpa” di… Gianluca Di Marzio.

In pratica, il sito dell’esperto di calciomercato di Sky ha pubblicato le parole di Guardiola (su Raiola) alle 17.20 di ieri pomeriggio. Qui c’è l’articolo. Solo che questa parte della conferenza, secondo la consuetudine giornalistica inglese, era sottoposta ad embargo mediatico fino alle 22.30 della giornata di ieri.

Per capire meglio il senso di queste parole, spieghiamo cos’è l’embargo mediatico: si tratta della scelta deliberata di non pubblicare una qualsiasi notizia prima di una certa data e/o ora. Può essere a discrezione dell’interessato, ovvero della “fonte” della notizia. Ma non è il caso di Guardiola. L’embargo mediatico giornalistico sulle sue parole nasce infatti da una vecchia consuetudine dei giornali inglesi, che in pratica spezzano in due le conferenze stampa del venerdì – esattamente come la cronaca calcistica del week-end. Una parte delle conferenze “va” subito sui siti online, un’altra parte viene invece “embargata” in modo da poter finire sui giornali del giorno dopo, ed essere ancora “fresca”.

A questo punto, entra in scena Di Marzio. Che, come da prassi giornalistica italiana (mondiale, in realtà: solo l’Inghilterra fa eccezione), divulga subito la parte di conferenza in cui Pep parla di Raiola. Nonostante, ripetiamo, questa fosse “top secret” fino alla sera, quando i giornali inglesi pubblicano online e poi usano la stessa notizia per “aprire” il cartaceo della mattina successiva.

Su Twitter

Abbiamo ricostruito questa storia grazie ad alcuni tweet di Diana Kristine, giornalista inglese. Sotto, vediamo il primo di una serie che vi invitiamo a leggere. C’è anche il link a un pezzo di Sachin Nakrani, un altro giornalista, che spiega questa vecchia (anacronistica?) consuetudine giornalistica tipica del sistema inglese.

Traduciamo il tweet di sopra e riportiamo anche gli altri tweet di Diana Kristine: «Ora i giornali inglesi sono “arrabbiati” con Di Marzio perché ha rotto l’embargo mediatico che vige in Inghilterra. E che funziona così: quando i manager della Premier tengono una conferenza stampa, una parte delle loro parole è pubblica e un’altra viene diffusa per “supporti di stampa”. La seconda porzione viene pubblicata online alle 22.30, e il giorno dopo è sulla carta in edicola. Quanto detto da Guardiola su Raiola era nella parte sottoposta ad embargo. Solo che Di Marzio l’ha pubblicato molto prima delle 22.30 (alle 17.30 italiane, ndr). Facendo incazzare un po’ tutti i giornali inglesi. Quindi, ora mi domando: le redazioni resteranno arrabbiate per sempre e non pubblicheranno più i retroscena di mercato di Di Marzio?».

La conclusione è tipica da Twitter, una domanda retorica e ironica. Allo stesso modo, però, pone un dubbio su metodi giornalistici che non hanno più ragione di esistere – soprattutto con il proliferare dell’informazione online. Nel pezzo di Sachin Nakrani, si legge: «I giornali inglesi hanno la necessità di adattarsi e rimanere pertinenti». C’è poco altro da aggiungere.

 

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