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Gazzetta: «Calcio in tv, Mediapro dà impulso alla rivoluzione democratica»

Come cambia la fruizione televisiva del calcio, ai giorni nostri e con l’arrivo dell’azienda spagnola. Il cambio del linguaggio e delle abitudini.

Gazzetta: «Calcio in tv, Mediapro dà impulso alla rivoluzione democratica»

L’articolo della Gazzetta

Come è cambiata e come cambierà la fruizione del calcio in tv. La riflessione di Carlo Laudisa, nella pagine dei commenti della Gazzetta dello Sport, tocca un punto importante del discorso sulla Serie A, e sullo sport in generale. C’è una trasformazione in atto, che sta spostando sempre più in là le frontiere dell’intrattenimento calcistico. Laudisa li definisce «nuovi e sconosciuti sentieri sociali, tutti da esplorare».

Il punto sta nelle nuove abitudini, favorite anche dall’arrivo di Mediapro e dalla moltiplicazione degli slot orari per i match di Serie A. «Il peso di questo cambiamento va oltre gli effetti economici che s’intravvedono per i club, ha ripercussioni più ampie per gli appassionati. Quando c’era la sola Rai, Novantesimo Minuto e la Domenica Sportiva erano i baluardi dei nostri riti domenicali. Sempre alla stessa ora, in una placida liturgia che ha accompagnato l’Italia sino alle soglie del nuovo millennio. Le tv private e la voglia di business poi hanno spazzato via tutto. Uno strappo che ora, ai tempi dello spezzatino, fa nostalgia (a volte). Ma voi sareste capaci di seguire una messa in latino? È cambiato il linguaggio e non solo. Anche nell’informazione “usa e getta” dei nostri giorni è bene trovare dei lati positivi. Per non rischiare di perdere contatto coi gusti della gente».

Il calcio di oggi

L’idea è che l’arrivo dell’azienda spagnola abbia ulteriormente alzato il livello di democrazia nel nostro calcio. Anche perché ha dato nuovo impulso alla ricerca di interlocutori per la trasmissione su internet delle partite. Il tutto, con un investimento economico inferiore da parte dell’utente – o almeno la promessa e la premessa andavano in questa direzione. Leggiamo ancora: «È un percorso per tanti versi affascinante perché promette più democrazia, ma non è detto che tutto avvenga in fretta e senza intoppi. Le fibrillazioni non mancheranno, anche perché è da dimostrare che all’orizzonte compaiano subito nuovi equilibri. Perform e Amazon affilano le armi, ma prima devono attrezzarsi sul piano commerciale per reggere il confronto con le attuali big. Allo stesso tempo, lo scrupolo di puntare su un prodotto uniforme e allettante apre prospettive di sviluppo interessanti. Una strada già di successo in altri Paesi». Che ora, finalmente, sembra pronta a essere tracciata anche in Italia.

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