Montella contiene il Napoli con il possesso per due terzi del primo tempo, poi Jorginho e Insigne trovano il vantaggio. A quel punto, azzurri padroni.
Possesso Milan
La scelta di Montella era stata annunciata nella conferenza stampa della vigilia. «Tenere palla il più possibile per provare a limitare il Napoli». Si è comportata proprio così, la squadra di Montella: esasperazione della costruzione, densità in zona palla e tentativo di addormentare il ritmo di gioco. Il Napoli, nella prima mezz’ora, ha risposto senza forzare. Qualche strappo offensivo (tipo il pallone lanciato da Insigne sulla testa di Callejon, e dopo in angolo), poi un pressing non continuo per cercare di alzare l’intensità della partita.
All’improvviso, il Napoli si è acceso. Subito dopo la mezz’ora, due occasioni consecutive costruite sulla sinistra e poi lo splendido pallone di Jorginho per Insigne. Il numero 24 scappa dietro i tre difensori di Montella, Romagnoli è troppo basso e Lorenzo va a tu per tu con Donnarumma grazie a un appoggio meraviglioso dell’italobrasiliano. Tiro, deviazione di Donnarumma, bandierina alzata. In ogni caso, un telex a Ventura. L’arbitro si ferma, il Var è modernità e giustizia. Il gol è stato segnato, per il guardalinee è fuorigioco – ma ora si segnala dopo. Perché c’è il Var, appunto. Check al microfono, Lorenzo è in linea con un ingenuo Romagnoli. Il San Paolo esplode in differita, è 1-0. Telex spedito.
Da qui in poi, Napoli padrone. Del pallone, del gioco, del ritmo. Che si alza, vertiginosamente, grazie agli strappi. Bravo Mario Rui, ottimo supporto per il triangolo creativo con Hamsik e Insigne. Lorenzo, su lancio di Reina, indovina uno stop meraviglioso. Tiro, palo, bandierina. Non è gol, quindi ci fidiamo. Ci mangiamo le mani a metà, in ogni caso. Montella è già stato costretto a far entrare André Silva, al posto di Suso. All’intervallo, è 1-0. Giusto così.
