Un giro su Juventibus nel postpartita lungo di Sporting-Juventus ci fa capire che le esibizioni non brillanti dei bianconeri sono (molto) criticate da commentatori e tifosi
Un giro su Juventibus
Diciamo che ci siamo sentiti autorizzati dal signor Claudio Zuliani, che sull’emittente tv ufficiale della Juventus Fc ha detto che «la Juventus passa il turno mentre chi fa spettacolo perde con lo Shakhtar». Al di là della retorica su spettacolo, circhi e cose simili, su cui tra l’altro Il Napolista si espose l’anno scorso scrivendo una lettera aperta a Juventibus (qui), siamo andati proprio su Juventibus per capire qual è lo stato d’animo di un certo tifo bianconero intorno alla squadra di Allegri. E abbiamo visto cose che è difficile immaginare. Anche noi che stiamo a Napoli, e che di pressione del tifo ce ne intendiamo abbastanza.
Gli articoli su Sporting Lisbona-Juventus sono due. E sono entrambi decisamente critici nei confronti della squadra bianconera. Il primo, firmato da Fabio Giambò, fa quest’analisi: «Atteggiamento sbagliato della squadra che scende in campo quasi con sufficienza, gioco sviluppato lentamente, troppe imprecisioni tattiche e tecniche». E poi: «Adesso c’è da resettare tutto per non lasciarsi sfuggire la qualificazione, e soprattutto sperare che arrivi puntuale la risposta in campionato per tentare di raddrizzare una stagione che continua a scivolare su binari non proibitivi, ma non esattamente comodissimi».
Poi ci sono le pagelle, ad opera di Willy Signori. Voti abbastanza severi. Per esempio, 4 a Dybala e Mandzukic. E addirittura 3 ad Allegri. Per farvi capire il tono del giudizio nei confronti del tecnico bianconero, vi riportiamo giusto le ultime frasi: «La partita è inguardabile, lo Sporting fa carne di porco di una Juve la cui trama tattica più elaborata è un campanile verso il cielo sperando che un buco nero risucchi il pallone».
I commenti
Ancora più interessanti ed eloquenti i commenti dei tifosi bianconeri. Ne abbiamo selezionati quattro, sono tra i più eloquenti rispetto al termometro del tifo. Certo, c’è chi difende i sei scudetti consecutivi o il grande ciclo di vittorie iniziato nel 2012 – e ci mancherebbe -, ma gli umori sono tutti tendenti al basso. Più che altro, la sensazione generale è che questa squadra stia sprecando il talento a sua disposizione. Non tanto per la qualità del gioco, concetto aleatorio per eccellenza, quanto per la mancanza di un’identità definita che non vada oltre la speculazione sulla vittoria.
C’è ironia, mista a rassegnazione. In merito alla società, al tecnico, persino alla politica economica. Nei confronti dei calciatori, qualcuno chiede di panchinare Dybala e Mandzukic. E fa strano, pensando invece ai risultati colti sotto la gestione di Massimiliano Allegri. Ai successi, anche alle campagne europee (la Juventus non raggiungeva due finali di Champions in tre anni da vent’anni esatti). Vedremo come proseguirà la stagione bianconera, che – vuoi o non vuoi – interesserà da vicino anche il Napoli. Intanto, l’atmosfera non sembra la migliore. Anche se il termometro del tifo non è sempre realistico o realmente indicativo, come sappiamo e possiamo immaginare.
