ilNapolista

Premier, i grandi club “sconfitti”: i diritti tv esteri divisi ancora in parti uguali

Le Big Six della Premier (i due club di Manchester, Chelsea, Arsenal, Liverpool e Tottenham) avrebbero voluto rendere “meritocratica” la spartizione.

Premier, i grandi club “sconfitti”: i diritti tv esteri divisi ancora in parti uguali

Non cambia niente

Vince il fronte del “no” nella competizione interna alla Premier League per modificare i criteri di spartizione dei diritti tv esteri. I sei grandi club (Manchester City e United, Chelsea, Arsenal, Liverpool e Tottenham) avrebbero voluto cambiare l’attuale suddivisione dei proventi, che finiscono in parti uguali a tutte le società di Premier. Invece, niente cambierà.

Anzi, un accordo tra le parti è talmente lontano e difficilmente raggiungibile che una riunione prevista per oggi a Londra è stata annullata in maniera preventiva. La notizia è riportata da Calcio&Finanzai, che spiega come questo modello di ripartizione sia connaturato alla nascita della Premier League. Già 25 anni fa, ai tempi dello scisma con la Football League, i club di Premier decisero di dividere in parti uguali la quota di diritti tv arrivati dai paesi extra UK. Oggi, quella torta vale 760 milioni di sterline (stagione 2016/2017).

Il comunicato ufficiale della Premier League: « club hanno discusso la formula di distribuzione per i loro ricavi internazionali. La Premier League ha facilitato queste discussioni, per riunire l’ampia gamma di opinioni che esistono. È divenuto chiaro che non esiste attualmente un consenso al cambiamento, il che significa che il meeting del club di domani non è necessario».

La volontà delle Big Six era quella di legittimare il loro appeal superiore. Accanto a loro si erano schierati club “alto-borghesi” (West Ham, Leicester e Everton), ma per modificare il regolamento occorre il voto favorevole di 14 club.

 

ilnapolista © riproduzione riservata