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Giampaolo: «Il Var è l’invenzione del secolo. Sarri un maestro di calcio»

Bella intervista al Corriere della Sera: «È un antidoto alla sudditanza psicologica. Cassano è un intenditore di calcio, fu il primo ad accorgersi della bravura di Schick»

Cassano il primo ad accorgersi di Schick

Bella intervista del Corriere della Sera a Marco Giampaolo allenatore della Sampdoria. Che regale due-tre chicche. Rivela che il primo ad accorgersi della forza di Schick è stato Cassano: «Un pomeriggio viene da me e mi dici: mister, questo è forte forte». Delle vicende personali di Fantantonio non dice nulla: «Non si entra nella testa di un uomo. Di lui però una cosa l’ho capita parlandoci ore e ore: è un intenditore di calcio».

Giampaolo stila la sua classifica degli allenatori: «Per l’arte comunicativa il migliore è senz’altro Mourinho. Guardiola è un magnifico ideologo. Allegri un gigante della gestione delle pressioni, Spalletti pure. Sarri è un maestro di calcio. Dipende cosa intendiamo, secondo me il migliore non esiste perché poi c’è di mezzo la qualità individuale dei calciatori. Faccio un esempio: Sarri all’Empoli fa 40 punti, al Napoli 90. Pensate sia diventato bravo adesso? No, lo era già prima, ma non aveva quel materiale a disposizione».

Il Var è un antidoto alla sudditanza psicologica

Da riportare integralmente il suo giudizio del Var. La domanda è: le piace?

Da morire, è l’invenzione del secolo, un antidoto alla cosiddetta sudditanza psicologica e, si spera, alle polemiche. Vedo arbitri più tranquilli, meno soli, e anche la gente osserva, da casa o allo stadio, con maggior serenità. Chiaramente va calibrata, va misurata sulla lunga distanza per avere una letteratura, una casistica più ampia e completa, ma credo che anche tecnicamente possa migliorare il calcio. Con la Var si può giudicare diversamente in area, quindi aumenteranno i rigori assegnati: tutto ciò porterà le squadre, grandi e piccole, a interpretare la gara in maniera diversa, a difendere più lontano dall’area, a giocare di più. Migliorerà lo spettacolo e quindi il gioco»

La domanda su chi vincerà lo scudetto: «Il Napoli è la squadra che s’è rafforzata di più perché non ha cambiato nulla e perché Sarri ha un anno di più di lavoro. La Juve il settimo scudetto dovrà sudarselo come non mai. Un filo dietro Milan, Roma e Inter sullo stesso piano».

Tra i libri che ha sul comodino, ce ne sono due di Maurizio de Giovanni.

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