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Pecchia (Verona): «Pretendo personalità, ma il Napoli è una squadra completa e con un’identità»

La conferenza alla vigilia di Verona-Napoli: : «Otto giocatori del Napoli sono stati voluti da Benitez, c’è qualcosa di suo in questo Napoli».

In conferenza stampa

Fabio Pecchia in conferenza stampa alla vigilia di Verona-Napoli: «Rivalità sportiva? È sotto gli occhi di tutti, il pubblico sarà concentrato nel darci una mano. Speriamo possa essere una festa di calcio. Dal mio Verona pretendo che i giocatori propongano calcio, le loro idee. Chiaramente dobbiamo adeguarci agli avversari, sono diversi rispetto alla Serie B e tante situazioni non dipenderanno da noi bensì dal potenziale di chi ci troveremo di fronte. Non posso affrontare il Napoli così come abbiamo affrontato le squadre di Serie B».

Le mosse per fermare gli azzzurri: «Loro giocheranno per lo scudetto e hanno le carte in regola per farlo. Noi lo faremo per la salvezza, entrambi possiamo centrare l’obiettivo poi non ho la palla di vetro. Dobbiamo avere il giusto equilibrio, essere compatti contro una squadra che trae il massimo dal possesso palla. Dobbiamo provare a giocare, e non fare una sola fase, essere coperti e compatti nel coprire gli spazi. Poi palleggiare quando ne avremo la possibilità. Difesa a quattro? Sì, assolutamente».

Racconti di Napoli

Un Napoli forte come quello di Maradona, che debuttò proprio a Verona? «Io ero bambino, fatico a ricordarlo. Quando in una squadra c’è Maradona si fa fatica a rompere gli equilibri. Quel Napoli era più grande perché costruito attorno a Maradona, questo è costruito su una identità e su una struttura di squadra completa. Loro hanno fatto un sacco di record, è una partita da affrontare con grande attenzione perché in qualsiasi momento possono far male con l’astuzia oppure le ripartenze. Una partita di grande attenzione per tutti noi».

Gli anni come vice di Benitez: «Credo che Rafa sia stato apprezzato, adesso è stato quasi dimenticato perché Sarri ha raggiunto grandi risultati e pratica un calcio spettacolare. Però Benitez ha vinto due titoli e fatto un percorso straordinario in Europa: otto giocatori di questo Napoli sono stati voluti da Rafa e dai dirigenti, c’è qualcosa di Benitez in questo Napoli».

Il Verona

Le scelte di formazione: «Buchel l’ho visto in crescita, il reparto difensivo mi lascia grandi margini di manovra. Con quelli che lavorano con me dall’anno scorso ho un vantaggio d’ambientamento che posso sfruttare. Però devo usare anche chi ha esperienza della categoria, gente che può aiutare i giovani ad esprimersi. Sarà un mix in questo senso. Pretendo personalità, insisto: dobbiamo provare a fare le cose che sappiamo, con umiltà e senza timore. Niente paura, il nostro percorso finisce a maggio».

Cassano e il mercato: «Di Cassano non posso parlarne ancora, ormai è andata. Domani affrontiamo una macchina che tocca i trecento all’ora e noi siamo un prototipo. Per gli investimenti, parlatene con la società. Io lavoro con chi ho in organico, non mi fascio la testa e cerco di ottenere il meglio dai miei calciatori. Il resto non mi interessa».

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