Dopo un primo tempo da incubo, gli azzurri dipingono un secondo tempo da favola. Decisivo l’ingresso di Allan, che cambia il Napoli.
Napoli-Atalanta 3-1, una notte di ansia diventa bellissima nel secondo tempo. Vantaggio di Cristante nel primo tempo, poi Zielinski, Mertens e Rog nella ripresa.
Il primo tempo
Un incubo, davvero. È il solito Napoli contro la solita Atalanta, c’è poco da dire. La squadra di Gasperini gioca benissimo, trova il vantaggio su calcio d’angolo e poi gioca al gatto col topo con un Napoli frettoloso, ansioso, isterico. Tanti errori tecnici, addirittura 37 palle perse. Un brutto Napoli, anche perché gli orobici vanno anche vicino al 2-0. Il Napoli limita i danni, va all’intervallo e la sensazione è che il secondo tempo sarà bello complesso.
Secondo tempo
Il Napoli vince la partita, ma in realtà non gioca meglio. Quando si parla della Juventus, si dice cinismo ed esperienza. Nel Napoli chiamiamolo talento. Quello di Zielinski, che indovina una rete da favola da fuori area. Poi entra Allan, Hamsik è spento peggio che contro il Nizza ed è lì che nasce la vittoria. Il brasiliano ispira i due gol che cancellano lo spauracchio Atalanta. Palla splendida per Insigne, colpo di testa per Mertens e sentenza sotto le gambe di Berisha. Poi il pallone per il contropiede perfetto, Callejon, Mertens e Rog la chiude. Sei punti in due partite. Va bene così.