Il quotidiano argentino scrive di Maurizio Sarri in termini entusiastici: «Il suo gioco è prettamente offensivo, non sembra un tecnico italiano».
Dall’Argentina
Sarà che esiste davvero questo legame forte, molto narrativo, tra il Napoli e la terra di Maradona. Sarà che la squadra azzurra è davvero seguita nella zona di Buenos Aires, chi lo sa. Fatto sta che Diario Olé parla del Napoli partendo da Sarri, anzi celebrando Sarri. Un articolo pubblicato sulla versione online, in cui viene elogiata prima di tutto la sua idea tattica «lontanissima dal catenaccio». Sarri, per questo motivo, «non sembra un allenatore italiano».
«La vocazione del suo gioco – si legge – è prettamente offensiva, e l’ha portato ad essere uno dei tecnici più apprezzati del mondo nonostante non sia reduce da una carriera professionistica come calciatore». Il pezzo racconta poi tutta la vicenda di Sarri come allenatore, gli inizi in Toscana, anche le “discussioni” con Maradona al momento dell’arrivo a Napoli.
Tattica
La parte più interessante riguarda però la percezione dei concetti tattici che caratterizzano l’allenatore azzurro: «La strategia di Sarri si basa sulla cultura del pallone, intesa come possesso, e sul recupero immediato in fase difensiva. È uno studente del gioco che utilizza i droni per aggiungere informazioni dettagliate al suo lavoro, è passato dall’utilizzo di un centravanti classico a uno schema offensivo in cui il pallone viaggia attraverso molti calciatori in attesa della creazione di uno spazio. L’idea è quella di sbilanciare l’avversario negli ultimi metri di campo, attraverso l’abilità tecnica dei calciatori offensivi. Si tratta di uno stile che richiede convinzione e coraggio. Ingredienti che non sembrano mancare a Sarri, tantomeno alla sua squadra».
